Con un gruppo di colleghi ci siamo organizzati per avere frutta e verdura di stagione e di provenienza locale, consegnata direttamente al lavoro due volte al mese. In questo modo i miei colleghi si mettono la coscienza in pace avendo comprato la dose mensile consigliata di veggie e io batto la pigrizia che mi impediva di andare al Farmers' Market locale.
Nel cesto di questa settimana abbiamo trovato mele, fragole, insalata, porri, cavolfiori e beets.
Il vocabolario mi dice beets = rapa, ma non sapevo bene cosa aspettarmi.
Le ho cotte, seguendo una ricetta consegnata con le verdure, e... questi brutti tuberi si sono trasformati in rape rosse, o come le chiamano in Trentino carote rosse, o come le chiamava mia nonna, carate rosse.
Beh, dopo aver scoperto che gli avocados crescono sugli alberi e gli ananas per terra, ecco la terza scoperta agricola della mia permanenza americana: le rape rosse non crescono già morbide e senza buccia e perfettamente tonde...ecco perche` in Trentino le chiamiamo carote!!!
1 anno fa
gli amici ben sanno che potri riuscire a mangiare di tutto... ma le rape rosse proprio no! Chiamiamolo il tallone di achille... ma proprio non ce la fo!
RispondiEliminaSono bruttissime anche in foto.... e secondo me anche Marco dovrebbe dire qualcosa: come si fa a mangiare una cosa che si chiama rapa rossa.... non è umano!
Viva il filetto e il burro di noccioline!
B.
Mah, cosa ti devo dire: le rape non erano poi male. Sarà l'età che avanza?
RispondiEliminameglio un buono stufato di rape rosse o un gustoso liver.....? Mi sa che Marco propende ancora per le rape rosse!!
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