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23 aprile 2016

usavo scrivere di politica

Usavamo scrivere di politica, poi sempre meno, poi basta.
Non so, la politica inglese fa fatica ad appassionarmi, o forse è la mancanza di televisione, di tempo per leggere, oppure forse è ancora l'ambivalenza generale verso questo paese che fatico a considerare casa.
Però siamo in campagna elettorale qui. Si vota per il sindaco i primi di maggio e per il referendum sull'uscita dall'unione europea a fine giugno, e a proposito di quest'ultimo voto, ecco un estratto del discorso di Obama sulla faccenda. (approdato da queste parti per festeggiare il 90esimo compleanno della regina, ma questo è un altro discorso)  Forte. Schietto. Un po' arrogante. Ma non posso che essere in accordo.

06 maggio 2013

Aderisco a Meatless Monday (Lunedi` senza carne)

La prima volta ne ho sentito parlare quando seguivo i corsi di cucina indiana con la bravissima Nimita a Santa Barbara.  Tra le altre cose lei offriva l'acquisto di un pasto a domicilio senza carne per il lunedi`.
Oggi ho deciso di aderire anch'io: niente carne il lunedi`!

Di solito a casa non mangiamo molta carne anche se siamo ben lontani dall'essere vegetariani per colpa principalmente del fascino irresistibile degli affettati.
E` anche un po' di tempo che faccio piu` attenzione a quello che metto nel piatto e ridurre consapevolmente il nostro consumo di carne mi e` sembrata una cosa bella per noi, per la nostra salute, per l'ambiente, il pianeta e anche per gli animali.
Non solo un consumo eccesivo di carne non e` salutare per il nostro corpo, ma l’allevamento del bestiame produce nel mondo più gas serra di trasporti, industrie, riscaldamento. Per creare nuovi allevamenti o campi di produzione di foraggio, ogni secondo spariscono foreste. Occorre una doccia di quattro ore per la produzione di una sola fetta di carne. INfatti un altro slogan della campagna e`, “Less meat, less heat” (meno carne, meno riscaldamento)

La campagna Meatless Monday e` stata lanciata nel 2003 dalla Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health, e` cresciuta negli anni, non solo in America ma anche in molti altri paesi. In America hanno aderito intere citta` e scuole (oltre che attori, chefs e varie personalita`), e ovviamente un buon numero di food bloggers.

E cosi` ci provo anch'io, impegnandomi non solo a non mangiare carne il lunedi`, ma anche a sperimentare ( e se riesco postare) ogni settimana una ricetta vegetariana nuova.
A volte il cambiamento puo` davvero iniziare con dei gesti piccoli di singole persone...io pianto il mio seme qui.

Oggi per noi Burgers di riso, ceci e uova: venuti ottimi di sapore ma un disastro di consitenza: devo lavorarci un po' su!

24 febbraio 2013

voto

Scende la neve, ho trovato la mia vecchia tessera elettorale, l'ho aggiornata col nuovo indirizzo.
Oggi andro` a votare, in un seggio vero, non per posta come negli ultimi anni.
Votero` il centrosinistra, senza troppi dubbi perche` credo che abbiamo bisogno di gente seria, realista e possibilmente preparata dopo anni di disfacimento morale e politico. La campagna non e` stata esaltante, ma non li voto solo perche` i meno peggio.
Portero` anche Camilla e le racontero` bene cosa faccio. Non e` mai troppo presto no?

E poi io mi ricordo che mi sembrava un po' magico uscire tutti insieme la mattina delle elezioni e lasciare che i miei genitori entrasssero da soli mentre noi riprendevamo possesso della nostra scuola elementare adibita a seggio per l'occasione.

E poi l'attesa, quella mi pesa sempre, mi agita. Vorrei sapere subito, mi affido quasi alla superstizione che da quando e` nata Camilla gli appuntamenti elettorali importanti li abbiamo vinti tutti.
E poi il resto che ho gia` descritto. Questa volta, dopo qualche anno, di nuovo col mio papa`.

Che dire, speriamo in bene. Questo paese fa fatica e sembra non riesca a cambiare, ma guai a perdere la speranza.
Spero che per quando potra` votare Camilla ci sia un po' piu` di speranza ed entusiamo, ma intanto io faccio il mio dovere.

06 novembre 2012

05 novembre 2012

Aaahhhh...qui si vota domani!

Nel 2008 eravamo stati bravissimi ad aggiornare il blog con post sulle elezioni, sapevamo tutto!
Questa volta latitiamo. Un po' ho seguito meno (avere la TV rotta e una figlia di 18 mesi ha aiutato), un po' non pensavo che saremmo stati ancora qui per l'elezioni, un po' mi mette ansia pensare che posso vincere il repubblicano.

Pero` ora non si puo` piu` far finta di nulla, domani si vota e da due giorni seguo tutto, sondaggi, trasmissioni alla radio, scenari apocalittici di parita` e non riesco a farmi un'idea di come andra`.
Pero` so cosa mi piacerebbe.
Mi piacerebbe portare Camilla per strada domani sera a respirare l'aria di vittoria e la gioia nelle strade, cosi` come i miei portavano noi fin da piccoli quando vincevamo. Mi piacerebbe che questo paese non avesse paura di un governo piu` solidale, generoso, serio e sincero. Mi piacerebbe essere di nuovo testimone di un popolo che non ha paura di affrontare le sfide e sceglie di fare la cosa giusta. Mi piacerebbe che quelli del Tea Party non avessero nessuna soddisfazione.

E mi piacerebbe che si votasse oggi cosi` saprei tra poche ore chi ha vinto!

13 giugno 2011

Ole`

Che bello!!!
Sono felice che l'Italia abbia reagito, prima con le comunali, oggi con il referendum. Temevo ormai che ci fossimo abituati a tutto, che non ci importasse piu` di nulla, che chi diceva: "in fondo agli italiani piace cosi`", o peggio: "in fondo gli italiani SONO cosi`", avesse ragione, temevo che non si volesse cambiare.
E invece abbiamo reagito.
Non sono sicura di dove questo portera`, e dovrebbe stare attento il centrosinistra a cantare vittoria, ma mi godo quest'aria di partecipazione e di entusiasmo e questa sera festeggeremo alla possibilita` di un'Italia migliore.

21 febbraio 2011

La vergogna

Nel febbraio 2009, ben prima di Ruby e compagnia bella, l'ex ambasciatore americano in Italia, Ronald Spogli diceva piu o meno cosi` (il testo completo del servizio lo potete trovare qui):

"Le uscite infelici di Berlusconi hanno insultato praticamente tutte le categorie di cittadini italiani e leader europei. Berlusconi ha reso "comica" la reputazione dell'Italia. E`diventato il simbolo della incapacita` del governo di far fronte ai numerosi problemi del paese, infrastrutture decadenti, debito pubblico in salita e corruzione endemica.... Gli alleati europei denigrano Belusconi, ma non non dobbiamo fare lo stesso errore. Se lo giudiamo per mano e lo facciamo credere importante, Berlusconi si rivelera` il migliore alleato possibile."

Il servizio va avanti parlando della posizione strategica dell'Italia per le operazioni in Africa, dei rapporti con la Russia e conclude rammaricandosi che, sebbene queste rivelazioni dipingano un quadro proprio misero di Berlusconi e del suo governo, alla notizia non sia stata data rilevanza per colpa del controllo di Berlusconi di TV e giornali.
La vogliamo smettere di dire che la nostra cattiva reputazione nel mondo e` colpa dei magistrati.

12 febbraio 2011

Aderiamo

Se non ora, quando?

Se avessi più energia sarei andata a manifestare a Londra, ma non ce la posso fare...però col cuore sono lì, anzi siamo lì perchè questa non è una questione che riguarda solo le donne.
Speriamo sia un successone. Ci sono manifestazioni in tantissime città italiane, tutte segnalate sul sito!

07 ottobre 2010

A day out


Con un cielo così ieri non potevo non uscire. Mi sono fatta una bella passeggiata sul canale e presa un tea a Brindley Place.
In questi giorni a Birmingham c'e` la convention nazionale dei Conservatori con il nuovo primo ministro in carica.

Attorno a me al bar, solo uomini col badge del congresso.
Ho cercato di ascoltare i loro discorsi e parlavano di policy, ministri, tagli e futuro...interessante esperienza!

With such a clear sky I could not not go out yesterday. I took a stroll along the canal and had a tea in Bridley Place.
This week Birmingham is the host of the national convention of the Conservatives with the new Prime Minister.
Around me at the cafe` I had groups of men with the convention badges.
I listened to their chats e they were talking of policy, ministries, cuts and future...an interesting experience!

19 dicembre 2009

La crisi, in pratica

La crisi economica, della California e, quindi, dell'Università della California, è talmente gigantesca da risultare del tutto astratta. 21 miliardi di dollari di deficit: è solo un numero, troppo grande per quantificarlo davvero.

Poi, arrivano email come questa al lavoro che riportano il tutto alla realtà:
A causa dei furloughs, i bagni del dipartimento non verranno puliti dal 21 Dicembre al 4 Gennaio. Continueremo invece ad avere riscaldamento, acqua calda e corrente elettrica.


Ouch.

18 settembre 2009

sono decisamente...

contento che sia passata un'altra deadline!

Nei momenti di pausa ci tenevamo su di morale con il generatore di fanfaronate di Berlusconi

La mia preferita finora:

Sono certamente il più grande assaggiatore di gazpacho che sia mai venuto alla luce nel regno di Mordor dalla battaglia di Poitiers. Chi lo nega è un dietrologo senza inibizioni al soldo dei centri sociali.

31 agosto 2009

Addio, leone liberal

E così, il tempo per una volta, e non la guerra o le armi, si è portato via anche l'ultimo dei fratelli, Ted, il più giovane dei Kennedy. L'ultimo di quella generazione, con i suoi privilegi — il seggio al Senato, "ereditato" dal fratello John; le tragedie — il divorzio, Chappaquiddick, l'alcool; e le grandezze — il leone del Senato, la passione per le battaglie politiche.

Per spiegare l'emozione di questi giorni basta forse rileggersi il discorso fatto alla fine della fallita campagna presidenziale del 1980. È tutto lì: l'essenza del partito Democratico, la speranza (hope), l'orgoglio (pride), e le issue di cui ancora oggi discutiamo: lavoro, tasse e sistema sanitario.

These are not simplistic pledges. Simply put, they are the heart of our tradition, and they have been the soul of our Party across the generations. It is the glory and the greatness of our tradition to speak for those who have no voice, to remember those who are forgotten, to respond to the frustrations and fulfill the aspirations of all Americans seeking a better life in a better land.

We dare not forsake that tradition.

04 maggio 2009

Trento City Council Election

Ok, un brevissimo post campanilistico.

Sono contenta del risultato delle elezioni comunali di Trento. I miei concittadini hanno saputo scegliere!
Dopo questa settimana di politica nazionale "grande fratello" una boccatina d'aria ci voleva.

29 aprile 2009

We still like Obama

Nonostante la crisi economica imperante, nonostante la diffusione della febbre suina, nonostante le riforme fiscali, Obama continua ad essere amato.

Ed ora che sto guardando la sua conferenza stampa sui primi 100 giorni di governo, capisco perfettamente perché. Trasmette una sicurezza, calma e fierezza degne di un vero leader.

E` giusto essere cosi` stupiti che un politico sembri serio e affidabile?
Beh, forse ascoltare Obama subito dopo aver letto Repubblica aiuta a moltiplicare l'effetto "stuporone".

20 aprile 2009

Impressioni a caldissimo su Tony Blair

Nella serata più calda da quando sono arrivata qui, con una strana aria estiva, abbandonata dal marito impegnato al lavoro, sono andata a sentire la conferenza di Tony Blair.

Sono rientrata da cinque minuti, ecco le mie impressioni a caldo:

- Nessuna autocritica, nemmeno minima, sulla guerra in Iraq;
- Alcune battute ha dovuto leggerle e hanno perso metà della loro efficacia;
- Estremamente buonista;

Insomma ha fatto un discorso, secondo me superficiale, sulla fede e su come deve unire i popoli; sul Medio Oriente è stato veramente poco efficace. Ho aspettato tutta la conferenza che tirasse fuori un qualcosa di "ispirante" ...ma nulla.
Non ci sono state domande dal pubblico.

Forse sarà questo caldo strano, forse sarà che venivo da un'ora e mezza di Yoga e mi sentivo in pace con il mondo, sarà i discorsi sull'Iraq mi hanno fatto arrabbiare da subito, ma credo che avrei fatto meglio ad unirmi ai cori di protesta anti-Blair fuori dal teatro.

Peccato, perchè nonostante fossi stata messa in guardia dal Corriere, qualche qualche aspettativa, sotto sotto, ce l'avevo (era pur sempre Tony Blair)

20 gennaio 2009

44 parole e una foto

Qualcuno aveva lanciato l'idea di bloggare, in 44 parole e una foto, cosa e` stata per ognuno di noi l'inauguration della presidenza Obama.

Per me e` stata:
- arrivare in ufficio prima del solito per non perdermi un posto in prima fila;
- vedere i colleghi con le lacrime agli occhi, anche i piu` insospettabili;
- sentire palpabile l'emozione nella stanza;
- rendermi conto di quanto gli americani fossero stufi di Bush
- sentire un discorso che dona speranza.

(Ok, parola piu`, parola meno ci sono stata dentro)

La foto in ufficio non ho potuto farla, ma avrebbe fermato volti commossi e sorridenti e applausi.
Ora aspettiamo i fatti, intanto le parole ci hanno emozionato, senza retorica!

13 gennaio 2009

Il peso delle parole

In politica americana, ci sono alcuni punti fermi, che nessun politico può permettersi di violare. No, nemmeno Obama. Eccone tre, facili facili.
  • Le tasse vanno tagliate. Possono finanziare le nostre scuole e strade e bailout, ma sono, in fondo, la gabella feudale che il governo sprecone pretende dai suoi sudditi. E questa è pur sempre il posto in cui la guerra di indipendenza è iniziata per non pagare le tasse sul té.
  • La ricchezza si accumula o spende o investe, ma non si ridistribuisce. Quello è per socialisti, e la storia ha dimostrato come sono finiti a furia di ridistribuire.
  • In Medio Oriente, Israele ha ragione. Punto. Perfino al divo Obama, è scappato un commento stranamente pre-politico sulla questione. Più o meno "se sparassero razzi di notte sulla casa dove dormono le mie figlie, farei di tutto per fermarli". Attenuanti: al momento era in Israele. Al di qua dell'oceano, lo accusavano di essere soft sul Medio Oriente. Però...
Nel frattempo, Hillary si prepara ai confirmation hearing per il posto di Secretary of State. Se supererà l'esame dei vecchi colleghi senatori, la nuova dottrina americana in politica estera sarà smart power. Ufficialmente, il primato della diplomazia sull'uso della forza, farsi amici anziché nemici, ascoltare invece di shockare. In pratica, sembra, il contrario delle policy di Bush. Cos'erano quelle? Dumb power?

15 dicembre 2008

Scandali sotto l'albero

Ci scherzavano su ieri i commentatori di NPR, dicendo che oramai tutti in America hanno imparato come pronunciare il difficile nome di Rod R. Blagojevich, il governatore dell’Illinois, travolto, la settimana scorsa da uno dei piu` grandi scandali di curruzione degli ultimi anni.
Scherzavano aggiungendo che, per una volta, si tratta di uno scandalo relativamente facile, uno che puoi spiegare a tua figlia, diversamente dagli ultimi che avevano a che fare con prostitute, incotri gay nei bagni pubblici, figlii illegittimi ecc...

Eh sì, è semplice, il governatore di fatto si faceva pagare profumatamente per ogni decidione presa a beneficio di qualcuno. Vuoi l’appalto? Paga! Vuoi i fondi il nuovo stadio da football (proprieta` del Chicago Tribune)? Licenzi gli editori che scrivono male di me? Vuoi che passi una legge in tuo favore? Assumi mia moglie nella tua ditta! E cosi` via...

Tutto questo fino a quando non ha pensato bene di spingersi ancora più in là e di vendere la poltrona al senato lasciata libera da Obama, al miglior offerente. (N.D.R. Qui i governatori hanno il potere di nominare il sostituto di un senatore che lascia il posto fino alla indizione di elezioni sostitutive).

La sfrontatezza con cui Blagojevich intrattenva questi scambi (per esempio parlandone in termini molto espliciti per telefono), ci e` subito parsa famigliare, tipica dei nostri scandali, non di quelli americani.

Ovviamente sotto inchiesta sono finiti anche, oltre ad un buon numero di collaboratori, alcuni degli aspiranti senatori che dovranno chiarire il loro ruolo nella trattativa per la sostituzione di Obama.

A chi prova a chiedergli perche` si sia comportato così, ha risposto che “he needed to consider his family and that he is “financially” hurting … they were weighing what would help the Blagojevich family’s “financial security.”…insomma il “tengo famiglia” funziona anche qui!