Ci scherzavano su ieri i commentatori di
NPR, dicendo che oramai tutti in America hanno imparato come pronunciare il difficile nome di Rod R. Blagojevich, il governatore dell’Illinois, travolto, la settimana scorsa da uno dei piu` grandi scandali di curruzione degli ultimi anni.
Scherzavano aggiungendo che, per una volta, si tratta di uno scandalo relativamente facile, uno che puoi spiegare a tua figlia, diversamente dagli ultimi che avevano a che fare con prostitute, incotri gay nei bagni pubblici, figlii illegittimi ecc...
Eh sì, è semplice, il governatore di fatto si faceva pagare profumatamente per ogni decidione presa a beneficio di qualcuno. Vuoi l’appalto? Paga! Vuoi i fondi il nuovo stadio da football (proprieta` del Chicago Tribune)? Licenzi gli editori che scrivono male di me? Vuoi che passi una legge in tuo favore? Assumi mia moglie nella tua ditta! E cosi` via...
Tutto questo fino a quando non ha pensato bene di spingersi ancora più in là e di vendere la poltrona al senato lasciata libera da Obama, al miglior offerente. (N.D.R. Qui i governatori hanno il potere di nominare il sostituto di un senatore che lascia il posto fino alla indizione di elezioni sostitutive).
La sfrontatezza con cui Blagojevich intrattenva questi scambi (per esempio parlandone in termini molto espliciti per telefono), ci e` subito parsa famigliare, tipica dei nostri scandali, non di quelli americani.
Ovviamente sotto inchiesta sono finiti anche, oltre ad un buon numero di collaboratori, alcuni degli aspiranti senatori che dovranno chiarire il loro ruolo nella trattativa per la sostituzione di Obama.
A chi prova a chiedergli perche` si sia comportato così, ha risposto che “he needed to consider his family and that he is “financially” hurting … they were weighing what would help the Blagojevich family’s “financial security.”…insomma il “tengo famiglia” funziona anche qui!