29 settembre 2010

Giornata un po' cosi`...

ci sono giornate un po' cosi`, che fuori piove e che ti svegli con una brutta notizia.
Di quelle che si aspettavano ma che sempre fanno stare male. Un nonno che se n'e` andato, tranquillamente nella notte.
E passi la mattina un po' frastornata a cercare un volo per tornare e a cancellare le prenotazioni per la gita a Londra del week end programmata con mamma e Bea.

E tra una cosa burocratica e l'altra il pensiero e i ricordi vanno al nonno.
Che faceva il buffo quando si era piccoli, che cantava in macchina con voce stentorea e ci guidava in montagna. Del nonno che raccontava la sua storia di guerra e chiedeva a tutti i nostri amici il cognome per indovinare da che valle del Trentino venivano. Del nonno che veniva a trovarci inaspettato il pomeriggio e si annunciava con due scampanellate e che poi andava via sempre presto.
Del nonno che negli ultimi anni era malato, non parlava piu`. Del nonno che andavo a trovare nei nostri rientri in Italia e ogni tanto apriva appena gli occhi e forse le prime volte, mi riconosceva, o forse era la parola America, un posto cosi` lontano, che gli alzava lo sguardo.

Giornate in cui ogni tanto si piange, e fa quasi bene.
Giornate in cui non si vede l'ora di essere a casa perche` queste cose vanno vissute insieme e non da lontano.
Giornate in cui si e` contenti di non essere piu` dall'altra parte del mondo e poter davvero saltare sul primo volo domani.

10 commenti:

  1. Anonimo07:30

    Ti mando un grande abbraccio.

    Silvia

    RispondiElimina
  2. Un forte abbraccio anche da parte mia

    RispondiElimina
  3. gia'.... almeno sei solo a un paio di ore di volo.... queste cose, se solo ci penso, mi mettono tristezza....

    un abbraccio!!!!

    RispondiElimina
  4. Un abbraccio forte anche da qua!

    RispondiElimina
  5. Anonimo12:28

    Grazie Francesca-
    papà

    RispondiElimina
  6. Anonimo13:41

    un abbraccio.
    :(

    valescrive

    RispondiElimina
  7. Sara01:07

    sì, ci sono giornate un po' così...che ti svegli aspettando la notizia che dentro di te già sai perché l'hai sentito al risveglio. Che accendi il telefonino e trovi un messaggio che ti invita dolcemente a chiamare casa. Che la tua nonna se n'è andata tranquillamente nella notte, facendo un sospiro, come un uccellino. Ti hanno detto.
    E ripensi alla nonna, a tutto quello che ha significato per te. Alla fortuna che hai avuto per averla con te così tanto tempo. Alle impagabili storie di quell'epoca che vediamo raccontata nei filmati storici. Alle estati passate insieme nella meravigliosa Val di Non. Alla sua natura brillante. Alla nonna che nelle ultime due settimane ti fissava negli occhi senza dire parola e forse, sì, ti riconosceva, ma non lo saprai mai. E pensi al rimpianto che non ti abbia vista con l'abito bianco. E ripensi alle ultime parole che ti ha detto quando era in grado di farlo: ti voglio tanto bene. E questo ricordo non ha prezzo. E allora pensi che è stata proprio 'brava' a scegliere di andarsene a ferragosto, quando tutti potevano essere lì con lei. Sì, è proprio 'bello' poter saltare su un aereo o su una macchina, ogni tanto, perché la lontananza non lo impedisce. Ti abbraccio forte.

    RispondiElimina
  8. Anonimo06:30

    Un abbraccio anche da parte nostra.
    Silvia, Amelia e Arlo (e Lucia)

    RispondiElimina
  9. Anonimo11:11

    come stai?
    valescrive

    RispondiElimina
  10. un abbraccio fortissimo Fra...

    RispondiElimina