In questo blog si finisce spesso per parlare di food; dei sapori nuovi che sperimentiamo al ristorante, di quelli che inventiamo in cucina, di quelli italiani che ci mancano.
Mi ricordo chiarissimamente i primi giorni di questa nostra avventura americana: vagavo nei supermercati cercando di trovare quello che volevo, scrutavo gli scaffali sperando di ritrovare colori, disegni, marche conosciute, e poi ne uscivo quasi sempre un po' delusa.
Mi sembrava quasi che se fossi riuscita a cucinare qualcosa di veramente italiano, se fossi riuscita a mettere in tavola un sapore conosciuto, familiare e rassicurante, automaticamente anche tutto il resto sarebbe diventato conosciuto, familiare e rassicurante.
Poi ho cominciato ad imparare, ho imparato cosa comprare in ogni supermercato e dove trovare gli ingredienti migliori, ma contemporaneamente, mano a mano che il mondo esterno diventava "amico", ho anche cominciato ad avere voglia di sperimentare ingredienti e combinazioni nuove.
Mentre scoprivo nuove strade, nuovi panorami, nuove specie di palme, mentre imparavo come muovermi, cosa dire, cosa fare, parallelamente nell nostro frigo entravano avocados e panna acida, nella nostra dispensa sciroppo d'acero e Mexican brown rice, sapori indiani, messicani e, perchè no, pure americani.
Questa evoluzione cosmopolita non ha certo intaccato il primato della pasta e del sugo di pomodoro, e certo non limita gli attacchi di pura gioia che mi prendono quando trovo qualcosa di italiano originale al supermercato, o quando, come ieri sera, si mangia polenta salciccia e funghi a casa di Federica e Alberto.
Oggi, dopo un mese di voglie e di ricerche, una piccola confezione di castagne importate dall'Italia ha fatto la sua comparsa nel reparto frutta e verdura del nostro supermercato biologico preferito: 30 castagne al prezzo di 7 dollari ma volete mettere il valore affettivo!!!
1 anno fa
beh, considerando che dai caldarrostari di piazza di spagna, costano 5 euro 5 castagne....non mi sembra male!!
RispondiEliminaconcordo con Sara ;-)
RispondiEliminaIo sono appena tornata da un mese a Dublino, e anche rispetto a te sia molto meno tempo il distacco italico, quando andavo al supermercato ho provato le tue stesse sensazioni. All'inizio spaesamento, quasi mi mancassero i punti cardine. Poi piano piano la curiosita' ha avuto il sopravvento, e se fossi rimasta di piu' mi sarei data sicuramente alla cucina locale :-)
Io e Michele ne abbiamo raccolte moltissime...per il vostro arrivo preparo un sacchettino tutto per voi!Altro che 30 castagne...Nat
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