05 gennaio 2009

Col Cavolo!



Abbiamo piantato 4 cavoli: uno se lo sono mangiato le talpe, uno noi in insalata, uno lo abbiamo regalato a Fede e Abe e con il quarto ho fatto un esperimento culinario questa sera: La torta salata al cavolo.
Se fosse venuta male, l'avremmo chiamata "La torta salata del cavolo", ma per fortuna, invece, il risultato è stato buono.
Ricetta: (per la famiglia Agostini: "si prende una teccia..."), dunque in una padella tipo wok si soffrigge mezza cipolla e pezzettini di bacon; una volta ben rosolato si butta dentro il cavolo tagliato a listarelle; si stempera (eh, Gio come uso termini specialistici) con un po' di vino bianco e si lascia cuocere a fuoco basso col coperchio aggiustando di sale, fino a che il cavolo non è appassito.

A parte si taglia del formaggio tipo fontina e, visto che altrimenti scadeva, io ho anche aggiunto dadini di mozzarella.
Si stende la pasta per torte salate in una teglia tonda, la si buca sul fondo (la pasta no la teglia) con una forchetta , si versa tutto il cavolo e bacon mescolato ai dadini di formaggio, e si copre il tutto con fettine di mozzarella.
Si cuoce in forno per 25 minuti a circa 300 gradi Farenheit (questa volta la conversione la fate voi), ed infine la si serve ad un marito che, sostenendo che a lui i cavoli cotti non sono mai piaciuti, ne mangerà più di metà.

1 commento:

  1. Grande Fra! Mi verrebbe da dire, oh vanagloria, che visto il maestro in famiglia il risultato prelibato era prevedibile. E invece non posso dire nemmeno questo visto che le torte salate sono esclusivo territorio di caccia della mamma. A voi dunque gli onori e una domanda: perche' si usa sempre "formaggio tipo fontina" e mai il fontina vero e proprio?

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