Nella serata più calda da quando sono arrivata qui, con una strana aria estiva, abbandonata dal marito impegnato al lavoro, sono andata a sentire la conferenza di Tony Blair.
Sono rientrata da cinque minuti, ecco le mie impressioni a caldo:
- Nessuna autocritica, nemmeno minima, sulla guerra in Iraq;
- Alcune battute ha dovuto leggerle e hanno perso metà della loro efficacia;
- Estremamente buonista;
Insomma ha fatto un discorso, secondo me superficiale, sulla fede e su come deve unire i popoli; sul Medio Oriente è stato veramente poco efficace. Ho aspettato tutta la conferenza che tirasse fuori un qualcosa di "ispirante" ...ma nulla.
Non ci sono state domande dal pubblico.
Forse sarà questo caldo strano, forse sarà che venivo da un'ora e mezza di Yoga e mi sentivo in pace con il mondo, sarà i discorsi sull'Iraq mi hanno fatto arrabbiare da subito, ma credo che avrei fatto meglio ad unirmi ai cori di protesta anti-Blair fuori dal teatro.
Peccato, perchè nonostante fossi stata messa in guardia dal Corriere, qualche qualche aspettativa, sotto sotto, ce l'avevo (era pur sempre Tony Blair)
1 anno fa
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