booty camp

È vero che cambiare è possibile.

Fino a qualche tempo fa, la Fra era nota con una serie di soprannomi che non lasciavano dubbi riguardo al suo (nullo) atletismo. Miss 5 centimetri dal traguardo. Non corro perché si fa fatica. Non fatico nemmeno quando corro (perché non vado abbastanza forte). Polpaccio molle. In più giovane ed inesperta età, avevo incautamente provato a portarla in bici (Cimirlo) e sugli sci da fondo (le Viote), ricavandone solo mitiche arrabbiature contro di me e racconti di tregenda che gli amici ben ricorderanno. Insomma, nessuna speranza.

E invece, da qualche mese a questa parte, li cambiamento. Si è iscritta ad un boot camp, un programma di allenamento settimanale. Per la precisione, si tratta di un booty camp, con istruttrici e partecipanti solo al femminile. Si ritrovano al parco vicino a casa e per un'ora fanno esercizi degni dei marine. Ogni settimana, torna a casa, ahimè, con una collezione di esercizi uno più doloroso dell'altro, a cui vengo talvolta sottoposto. Abbiamo anche acquistato pesi e corde. Niente cyclette, per fortuna gli spazi sono ridotti.

Ma, devo dire, i risultati si vedono. Bisognerà trovare nuovi soprannomi. Polpaccio d'acciaio? Fra pie' veloce?