26 ottobre 2008

Forze della natura

Per una serie di coincidenze, viaggi, ospiti, e infine la vacanza italiana, in settembre avevamo un po' (molto) lasciato andare l'orto. Il problema è anche che qui si coltiva 12 mesi all'anno mentre, noi europei siamo abituati che a settembre si lascia perdere e si riprende a marzo. Ok, va beh, quest'ultima è una scusa perchè in realtà non abbiamo mai avuto un orto in Italia, ma tant'è che il nostro appezzamento appariva quasi abbandonato.
Dopo una paio di antipatiche email del coordinatore degli orti che ci minacciava di toglierci l'usufrutto e affidare il nostro terreno ad altri, ci siamo rimboccati le maniche e lo abbiamo rimesso in sesto.
Ora aspettiamo in grazia il raccolto invernale di cavoli, cavolfiori e broccoli (tutte verdure per cui Marco va pazzo ;), vero?), insieme alla perenne insalatina.

Le rose in particolare versavano in condizioni che io davo disperate, e invece ieri abbiamo intravisto qualche germoglio nuovo, che sta cercando di venire fuori.
Io mi sono quasi commossa perchè davvero, non abbiamo fatto nulla per curarle se non riprendere ad annaffiarle, niente concime, niente antipidocchi, nulla!

Quando sono stati qui la Paola e Brux li abbiamo portati al giardino delle rose vicino alla Mission e Marco ha fotografato questa rosa bagnata di gocce di pioggia. Ho deciso di postare la foto per dare coraggio alle mie due piantine: "io cercherò di annaffiarvi con solerzia, ma voi, mi raccomando, metteteci del vostro!"

1 commento:

  1. un orto? meraviglioso.
    oddio, io non ne ho mai avuto uno in Italia, ma qui avrebbe un altro sapore. Molto piu' emozionante.

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