22 febbraio 2006

The city of Angels


Domenica turistica a Los Angeles. L'itinerario e` uno dei classici: Venice Beach, Santa Monica, Hollywood, Sunset Boulevard, Beverly Hills, Rodeo Drive e un tratto di Whilshire Boulevard.
Dopo circa un'ora e mezza di viaggio da Santa Barbara, su una bella e libera autostrada che scorre parallela alle spiaggie, Los Angeles, o meglio, la sua estrema periferia nord, ci inghiotte nel suo tentacolo di macchine e svincoli obbligandoci a mezz'ora a passo d'uomo. Ma è LA e questa la sua quotidianità.
E` una città enorme, attraversata (ferita?), fin nel suo centro pi` centro, da autostrade e cavalcavia. E` la vera città a misura di macchina e infatti le persone che vediamo aspettare i mezzi pubblici sembrano appartenere a categorie sfortunate (studenti, messicani, indiani).

Santa Monica e Venice Beach sono belle, in riva all'oceano, con un lungomare che sembra famigliare perchè sfondo di mille telefilm, casette basse e chiare e, sbirciando dentro le finestre, parecchi vasi pieni di pennelli e cavalletti.
Percorriamo poi il lunghissimo Santa Monica Boulevard (circa 30 miglia)lasciandoci il mare alle spalle e puntando dritti verso le montagne dell'interno alcune delle quali hanno la punta imbiancata. Piano piano abbandoniamo la vivacità e i colori della zona marittima e, passando a fianco ad enormi centri commerciali, costeggiamo il confine sud di Beverly Hills e arriviamo ad Hollywood. Hollywood è un po' una delusione ma ero stata preparata, il quartiere è decaduto ma la via principale, su cui si affacciano i teatri e le insegne al neon luminose e coloratissime è comunque bella.
Percorsi pochi Km arriviamo a Beverly Hills, laddove il sogno americano si è fatto realtà. Ville molto curate con macchinoni parcheggiati sui vialetti, strade silenziosissime e verdissime, donne eleganti a spasso con i cani.
E poi Rodeo Drive. Saraà anche la copia finta di via Condotti o via della Spiga ma a me non dispiace, mi aspetto di vedere Pretty Woman uscire da un momento all'altro piena di borse. Le vetrine italiane fanno da padrone.
Imbocchiamo Wilshire Boulevard convinti di tornare verso l'autostrada, il sole comincia a tramontare, il paesaggio cambia rapidamente, i grattacieli si fanno più alti, le strade piu` sporche, le vetrine meno curate, la gente bivacca sul marciapiede con facce non rassicuranti...insomma, prima di ritrovarci proprio downtown, una zona non molto raccomandabile, soprattutto di notte e da turisti, capiamo di aver preso la direzione sbagliata, giriamo la macchina e torniamo verso nord.
Commenti veloci: sembra di essere sempre sul set di un film, mi ero portata un blocchetto per gli autografi ma non ho trovato nessuno, LA è enorme, vorrei vivere a Beverly Hills.

4 commenti:

  1. Anonimo10:34

    il post mi era molto piaciuto, fedelissimo nelle descrizioni ai miei ricordi di 17 anni fa, fino alla nota stonata finale 'vorrei vivere a Beverly hills'.
    Ma non diciamo sciocchezze!
    Sì, bella la Rodeo Drive con in fondo il Beverly Wilshire dove hanno girato Pretty woman, ma non esageriamo.
    Io parlo dalla Capitale e vabbè, ma anche chi abita a Trento, non sta mica male. Ci sono le montagne più belle del mondo, che non hanno nulla da invidiare al lungomare di Santa Monica, né alle montagne innevate dell'entroterra.
    Insomma, la nostra cara vecchia Italia ha delle bellezze che ne fanno un unicum in tutto il mondo.
    Diciamo che mi sta bene un 'vorrei vivere temporaneamente a BH'........Don't you agree, man?

    RispondiElimina
  2. correggo:"se dovessi vivere a LA...allora Beverly Hills!!!"

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  4. Anonimo11:41

    la prossima volta vi consiglio l`itinerario lynwood - compton - long beach...mai guardare in faccia le altre persone quando fermi al semaforo, ed una pistola nel cassetto portaoggetti, anche se finta, e` caldamente consigliata.

    RispondiElimina