06 febbraio 2006

Primo giorno di scuola

Devo ammettere che era un po' che non provavo questa sensazione, entrare in una classe, con lo zainetto in spalla, non conoscere nessuno, non sapere cosa ti aspetta...insomma il classico primo giorno di scuola.

Siamo 17 (argh!!!) di cui 14 giapponesi (doppio argh!!!), io, una norvegese e una cinquantenne islandese. Europa nettamente in minoranza! Su 14 giapponesi, lungo la giornata si sono persi in momenti diversi in 5 (e siamo stati sempre nello stesso edificio!).

Questa mattina hanno testato il nostro inglese per 4 ore (una fatica), però ci tengo a dirvi che mi sono classificata, insieme ad altre 2 nel livello ADVANCED 2: il più alto. Non ho ancora capito se faremo lezioni in tre oppure se ci annettono con quelli (scarsi) dell'advanced 1.

La cinquantenne è qui perchè il suo figliolo ha cominciato l'università e per il primo anno lei e suo marito si sono trasferiti per fargli compagnia e aiutarlo ad adattarsi (e poi dicono delle mamme italiane). La norvegese ha appena finito le superiori e vuole ripassare l'inglese prima di iniziare l'università anche se la cosa che mi ha ripetuto più spesso è che è terrorizzata di ingrassare e che vuole uscire a ballare(?).

Dei giapponesi che dirvi, hanno dei cellulari ipertecnologici, astucci e penne di Hello Kitty, una specie di calcolatrice però più grande che è il loro vocabolario, e tutti nomi molto simili che non riuscirò mai ad imparare.

Così a caldo la scuola mi ha fatto una buona impressione, alcuni insegnanti poi hanno un bellissimo e famigliare accento "british" al posto della sguaiata parlata americana.

Cambiando argomento, ieri sono stata con Marco a vedere La bestia nel Cuore che proiettavano al Filmfestival. In sala c'era la comunità italiana al quasi completo.
Film bello, ma i commenti li lascio al cinefilo di casa!

1 commento:

  1. Anonimo01:41

    Una ola per la mamma di Bjork che si fa 'sta mitica vacanza californiana per un anno e tutta la mia compassione a Bjork che si ritrova mammà e papà per un anno tra i cosiddetti.....e pensare che dall'Islanda Bjork ha scelto di andare a 16.000 km di distanza, poveraccio!
    E una ola a te, Fra, per il tuo great English. Per restare in tema di accento british (si fa per dire), Good job man!! (da leggersi con intonazione tipicamente yankee da patata in bocca)

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