Questo è esattamente il motivo per cui sono contrario alle etichette dei cibi (in questo caso, su una confezione di gelati):
Con l'etichetta.
Ti gusti un gelato. Poi, l'occhio ti scappa sulle tabelle nutrizionali. Distrattamente, involontariamente. Ma il danno è fatto: leggi l'etichetta e scopri che, da solo, il gelato ti ha dato il 60% dei grassi saturi raccomandati per la giornata.
Poi pensi a quanti altri grassi ti sei mangiato oggi. Dunque, andiamo con ordine: il croissant al cioccolato questa mattina, il bicchierone di caffé latte, la merenda... Mmmh, ho già perso il conto.
Quindi, ti convinci che è inutile auto-imbrogliarsi: non è matematicamente possibile che tu sia rimasto entro il 100% di grassi. Beccato e senza possibilità di scampo.
Alla fine, pensi come recuperare il debito: forse se corro fino a casa, smaltisco quel 25% di eccesso, oppure faccio flessioni e addominali domani mattina. Anzi, domani mi iscrivo alla palestra! Promesso.
Senza l'etichetta.
Ti gusti un gelato. Avverti un leggero, piacevole appesantimento, che concilia perfettamente il sonno. Zzzz zzz.
Maledetta etichetta!
10 mesi fa