31 gennaio 2009

Come ogni anno...FILMFESTIVAL!


Puntuale come sempre, è cominciato, e ormai quasi finito, l'edizione n.24 del Santa Barbara International FilmFestival.

Per le notizie generali vi rimando ai post degli anni scorsi.
Per quel che riguarda l'avvistamento di star, quest'anno ho avuto la fortuna di ricevere biglietti per la serata omaggio a David Fincher, il regista di Seven, Fight Club, Panic Room, e la nomination come Best Director per Lo Stano Caso di Benjamin Button.



Ospite della serata in onore del regista, il bellissimo Jake Gyllenhaal. La qualità delle foto e` scarsa, la serata, al contrario, è stata molto interessante.

29 gennaio 2009

Cafe` Mona



Credo che i trentini capiranno la crisi di riso che mi e` presa leggendo il menu` affisso sul muro di questo nuovo bar che ha aperto vicino all’ufficio.

Non ho avuto il coraggio di ordinarlo, ma prometto che presto lo faro`.

Hi, can I get a Café Mona, please?” Oppure, “Hi, can I please get a Café (pausa) Mona?

23 gennaio 2009

BAMBU STEAMER


Nonostante le resistenze e scetticismi iniziali di Marco, una bambù steamer e` comparsa nella nostra cucina.

L’idea ce l’hanno data Simona, Lorenzo, Federico e Valentina che, a quanto sembra, ormai ne sono addicted e non ne possono più fare a meno.

Ieri il tanto atteso test con zucchini e patate: tempi di cottura brevissimi e risultati ottimi.



Le verdure mantengono il loro sapore e colore e anche le loro proprietà nutritive perdendo pochissime vitamine e minerali, a differenza di quando le si lessano. La cucina rimane pulita, e si riempie di un buon odore di bambù.

Basta posare le verdure sugli strati di bambù, far bollire un po’ d’acqua in una wok o padella bassa, appoggiarci sopra la steamer, chiudere il coperchio e il gioco e` fatto. I più` raffinati aromatizzano l’acqua con spezie o sale o vino.



E il primo passo verso la cucina etnica è ormai compiuto!

20 gennaio 2009

44 parole e una foto

Qualcuno aveva lanciato l'idea di bloggare, in 44 parole e una foto, cosa e` stata per ognuno di noi l'inauguration della presidenza Obama.

Per me e` stata:
- arrivare in ufficio prima del solito per non perdermi un posto in prima fila;
- vedere i colleghi con le lacrime agli occhi, anche i piu` insospettabili;
- sentire palpabile l'emozione nella stanza;
- rendermi conto di quanto gli americani fossero stufi di Bush
- sentire un discorso che dona speranza.

(Ok, parola piu`, parola meno ci sono stata dentro)

La foto in ufficio non ho potuto farla, ma avrebbe fermato volti commossi e sorridenti e applausi.
Ora aspettiamo i fatti, intanto le parole ci hanno emozionato, senza retorica!

19 gennaio 2009

Lunedi` di vacanza



Abbiamo approfittato del lunedì di vacanza per andare a fare un giro verso Montecito nelle zone del Tea Fire. E` stata una passeggiata breve lungo un sentierino promettente che esploreremo sicuramente in futuro e che sale parallelo ad un ruscello.
La temperatura dell'acqua era decisamente da geloni mentre fuori facevano quasi 30 gradi.

In realtà per vedere i segni dell'incendio ci siamo dovuti spingere più avanti, in macchina. E` davvero impressionante vedere le case rase al suolo con solo il camino rimasto in piedi e la collina nera alle loro spalle.

Prima di tornare a casa per pranzo abbiamo fatto una sosta veloce al Franceschi park da cui si gode una vista splendida della città.

Ieri ho seguito alla radio il mega concerto in onore di Obama e domani la tanto attesa inauguration...vi farò sapere le mie impressioni!

17 gennaio 2009

Updates

1) Martedì ci sarà l'inauguration della presidenza Obama. Per l'occasione al lavoro metteranno un maxischermo e ci lasceranno assistere alla diretta durante l'orario di lavoro.

2) Ho letto un libro molto bello "a Man Without a Country" di Kurt Vonnegut. Lo consiglio a tutti senza riserve.

3) Fine settimana di inviti a cena: ieri da Giovanni, questa sera da Abe e Fede, domani da Valentina e Federico...adoro essere invitata a cena!

4) Marco lavora, io ne approfitto per scappare in spiaggia.

Buon fine settimana!

13 gennaio 2009

Il peso delle parole

In politica americana, ci sono alcuni punti fermi, che nessun politico può permettersi di violare. No, nemmeno Obama. Eccone tre, facili facili.
  • Le tasse vanno tagliate. Possono finanziare le nostre scuole e strade e bailout, ma sono, in fondo, la gabella feudale che il governo sprecone pretende dai suoi sudditi. E questa è pur sempre il posto in cui la guerra di indipendenza è iniziata per non pagare le tasse sul té.
  • La ricchezza si accumula o spende o investe, ma non si ridistribuisce. Quello è per socialisti, e la storia ha dimostrato come sono finiti a furia di ridistribuire.
  • In Medio Oriente, Israele ha ragione. Punto. Perfino al divo Obama, è scappato un commento stranamente pre-politico sulla questione. Più o meno "se sparassero razzi di notte sulla casa dove dormono le mie figlie, farei di tutto per fermarli". Attenuanti: al momento era in Israele. Al di qua dell'oceano, lo accusavano di essere soft sul Medio Oriente. Però...
Nel frattempo, Hillary si prepara ai confirmation hearing per il posto di Secretary of State. Se supererà l'esame dei vecchi colleghi senatori, la nuova dottrina americana in politica estera sarà smart power. Ufficialmente, il primato della diplomazia sull'uso della forza, farsi amici anziché nemici, ascoltare invece di shockare. In pratica, sembra, il contrario delle policy di Bush. Cos'erano quelle? Dumb power?

05 gennaio 2009

Col Cavolo!



Abbiamo piantato 4 cavoli: uno se lo sono mangiato le talpe, uno noi in insalata, uno lo abbiamo regalato a Fede e Abe e con il quarto ho fatto un esperimento culinario questa sera: La torta salata al cavolo.
Se fosse venuta male, l'avremmo chiamata "La torta salata del cavolo", ma per fortuna, invece, il risultato è stato buono.
Ricetta: (per la famiglia Agostini: "si prende una teccia..."), dunque in una padella tipo wok si soffrigge mezza cipolla e pezzettini di bacon; una volta ben rosolato si butta dentro il cavolo tagliato a listarelle; si stempera (eh, Gio come uso termini specialistici) con un po' di vino bianco e si lascia cuocere a fuoco basso col coperchio aggiustando di sale, fino a che il cavolo non è appassito.

A parte si taglia del formaggio tipo fontina e, visto che altrimenti scadeva, io ho anche aggiunto dadini di mozzarella.
Si stende la pasta per torte salate in una teglia tonda, la si buca sul fondo (la pasta no la teglia) con una forchetta , si versa tutto il cavolo e bacon mescolato ai dadini di formaggio, e si copre il tutto con fettine di mozzarella.
Si cuoce in forno per 25 minuti a circa 300 gradi Farenheit (questa volta la conversione la fate voi), ed infine la si serve ad un marito che, sostenendo che a lui i cavoli cotti non sono mai piaciuti, ne mangerà più di metà.

04 gennaio 2009

All'aria aperta


La neve che cade in Trentino ci fa davvero molta invidia, allora, per farci passare la nostalgia, oggi abbiamo rifatto il giro in bicicletta fino a downtwon. Rispetto a due anni fa, il paesaggio non è cambiato molto.

La mia gamba, fortunatamente sì (nonostante lo scarso allenamento generale), e questa volta mi ha portato dritta fino in fondo senza soffrire troppo.
Rimane il fatto che, anche dopo tre anni di California, ci stupiamo di poter andare in bici il 4 gennaio con solo una felpa addosso.


(Marco voleva fare una foto artistica del mio viso incorniciato dall'albero...purtroppo non sempre i risultati rispecchiano le aspettative)

01 gennaio 2009