30 maggio 2007

Mosaico (parte II)

Qualche giorno fa ho completato la fase di "incollamento delle tessere da mosaico". Ero abbastanza soddisfatta del risultato anche se spaccare ogni singola tessera non è stato facile (grazie Marco).
I problemi sono cominciati quando siamo passati alla fase "stuccaggio delle fughe"...
ma per ora mi fermo qui così con questa foto che immortala il mosaico al grezzo...

28 maggio 2007

Jalama Beach

Avevamo proprio voglia di farci una giornata di spiaggia. Sole, mare, picnic, partite a carte, frisbee, surf (chi voleva) ecc...
Dopo un po' di consultazioni la scelta è finita su Jalama Beach, famosa non solo per la sua bellezza e inaccesibilità ma anche per il Jalama Burger che servono nel grill fronte oceano e per le belle onde.
Oggi qui era vacanza, Memorial day, giorno di bbq sulla spiaggia. Un po' spaventati dall'idea di non trovare posto siamo partiti prestino, alle 8.30.
Non ci siamo invece fatti spaventare dal cielo coperto, la chiamano June Gloom, da metà maggio alla fine di giugno, la mattina c'è foschia che sale dall'oceano, ma poi, di solito, verso le undici la nebbia si apre lasciano il posto ad un sole caldissimo...di solito...
Ve la faccio breve alle 9:30 eravamo sul posto, spiaggia meravigliosa, vista mozzafiato ma un freddo e vento da passo del Tonale in inverno.


Davide ha sfidato la sorte ed è entrato in acqua (tutta la mia stima) mentre io e Marco ci siamo riparati in macchina sorseggiando il caffè bollente che avevamo portato da casa (vista oceano però). Verso le undici siamo entrati nel grill a prendere un tea caldo. Marco ha anche preso un burger (buono ma non speciale) mentre io e Davide abbiamo deciso di mangiare quello che c'eravamo portati da casa. Beh, devo ammettere che Marco l'ha pensata meglio, l'insalata di riso e le torte salate fredde non si addicevano bene al clima.



Alle 12.30 abbiamo deciso di tornare a casa...ma il posto ci è piaciuto...torneremo...col sole!

PS: il fatto che Davide si fosse dimenticato l'ombrellone e gli occhiali da sole e io la borsa frigo era forse un segnale subliminiale che non dovevamo sottovalutare!

24 maggio 2007

Art & Craft


Forse l'avevo gia` scritto da qualche parte ma questo paese è la patria del "fai da te" e dei lavoretti.
Beh, io non sono mai stata particolarmente artistica ma sabato scorso sono stata presa da una voglia incredibile di fare un mosaico sopra un piccolo tavolino di legno grezzo che abbiamo in soggiorno.
Ho aspettato ben 5 giorni per vedere se era una cosa passeggera ma invece che calare, l'ispirazione è cresciuta e oggi sono andata a comprare tutto il materiale...
...sono emozionata, come quando da piccola aprivo un gioco nuovo e cominciavo a giocarci.

Speriamo che la realizzazione non deluda le altissime aspettative.

I'll keep you updated!!!

PS: Ogni consiglio è ben accetto.

23 maggio 2007

bay area food

Come minacciato, ecco l'aggiornamento sulle visite culinarie di queste ultime due giornate.

La sera di ieri ci ha portato a visitare prima la cucina indiana e poi il Mission District di San Francisco. Il ristorante in questione è Ajanta a Berkeley: buon cibo indiano, locale piuttosto normale, servizio estremamente cortese. Confesso che mi è difficile distinguere tra diversi livelli di qualità per un ristorante indiano: o è cattivo o è buono, ma non mi riesce (ancora) di fare ulteriori distinzioni.

Il Mission District è invece un quartiere di San Francisco. Occupa una larga fetta nella zona a sud di Market, nella parte meno nobile della città. Il quartiere non ha esattamente un aspetto turistico, come sottolineato dalle visibili grate alle finestre e dal numero di homeless che popolano i suoi incroci, ma per qualche americana alchimia (affitti relativamente bassi e conseguente attrazione di hipster) vanta un numero di bar, pub e altri locali decisamente inaspettato.
Noi abbiamo fatto sosta prima al Beauty Bar, originariamente un salone di bellezza poi convertito a bar, che ancora esibisce mobilia della vecchia occupazione e pare offra nelle sere più animate anche un servizio di manicure, e poi da Blondie's Bar & No Grill, che a dispetto del nome fa anche grill ma che soprattutto offre musica dal vivo anche in una stanca serata di lunedì.

Per la cena di oggi, abbiamo invece optato di restare a Berkeley. Scartato il mitico Blue Nile, splendido ristorante etiope su Telegraph a due passi dal campus, chiuso pare forse per sempre, abbiamo ripiegato su un altro favorito, La Mediterranee: cucina mediorientale di tutto rispetto (consiglio in particolare il piatto misto da 10 assaggi!). Per il dopocena, abbiamo fatto tappa da Jupiter, forse il locale più simile ad una birreria italiana che abbia visto sin qui, con un bel cortile all'aperto e musica jazz dal vivo.

21 maggio 2007

sushi


Foto cortesia di Flashfonic.

Una delle cose positive della California è la ricchezza e varietà della cucina etnica che si può sperimentare da queste parti. Tant'è che anche per uno poco avventuroso culinariamente ("schizzinoso" direbbe qualche maligno) come me è difficile resistere al richiamo alla sperimentazione.

Così, nelle ultime settimane ho superato una delle ultime (mie) inesplorate e temute frontiere: il giapponese e la sua triade di sushi, sashimi e rolls. Devo confessare di essere entrato nel locale pensando "non mi piace il pesce, tanto meno quello crudo" e di esserne uscito assolutamente entusiasta. Soprattutto dei piatti a base di granchio: fantastici!

Il nostro posto di fiducia a Santa Barbara è Arigato: sulla via del passeggio della città, non accetta prenotazioni, ha sempre una fila di clienti scoraggiante, ma il cibo è senza paragoni, per bontà e presentazione. Fuori Santa Barbara, un altro posto favorito è Shin's Sushi a San Luis Obispo, meno raffinato ma decisamente buono e a buon prezzo. Lo ho rivisitato oggi, in "viaggio di lab" verso Oakland per Security & Privacy.

Ho l'impressione che in questi 3 giorni di conferenza ci saranno altre esperienze gastronomiche. Vi farò sapere, per ora un saluto dalla baia!

20 maggio 2007

TV Series

In questo paese è difficilissimo non venire coinvolti dal fenomeno "serie tv". Con 90 canali a disposizione potete immaginare la scelta e la varieà...ci sono tutte!!! House, Scrubs, Grey's Anatomy, Lost, solo per citare le più famose.

Questa settimana ci sono state le "series finale" di Gilmore Girls (una mamma per amica) e Seventh Heaven (Settimo Cielo). Quest'ultima, dopo 11 serie (più di dieci anni), si è meritata la qualifica di serie televisiva più lunga della storia TV.

Mentre queste due serie sono proprio finite, tante altre stanno mandando in onda la "season finale": è il caso di Desperate Housewives (questa sera) o Lost, per poi tornare a settembre o febbraio con i nuovi episodi.

Per l'estate ci faranno compagnia l'esilarante Note from the underbelly, e il nuovo The Starter Wife.

Con tutta questa offerta riuscire a trovare il tempo per lavorare è un'impresa!!!

16 maggio 2007

Team Bike Challenge

Le dieci settimane di "Active for life" sono quasi trascorse. La mia squadra sta facendo abbastanza grazie anche (modestamente) alle mie pedalate quasi-quotidiane.
Non paghi di questa competizione, io e quattro colleghe, ci siamo iscritte al Team Bike Challenge. Questa iniziativa e` promossa dalla Contea di Santa Barbara come provvedimento contro il traffico. Squadre composte da 5 componenti l'una si impegnano, per tutto il mese di giugno ad usare la bici al posto della macchina. Ogni volta si riesce ad lasciare la macchina a casa si accumula un punto. Non valgono i giri in bici per diletto, devono essere utilitarian bike trips.
Questa volte i premi sono più appetitosi: buoni acquisto, biglietti del cinema, accessori per la bici e, per i primi classificati un giro in barca ad avvistare balene o una giornata di degustazione vini.

Ecco un po' di numeri della scorsa edizione:
1100 ciclisti coinvolti (230 squadre)
41.000 spostamenti effettuati
129.000 miglia pedalate (5 volte il giro della terra)

Qui in America spesso si usa la competizione, la gara per spingere le persone a modificare i propri comportamenti e spesso lo stimolo è fornito dal posto di lavoro...magari potrebbe funzionare anche da noi.

12 maggio 2007

Wall of separation

Ovviamente, i media da questa parte del pond non danno notizia della manifestazione del "family day", ed è forse un bene considerato la difficoltà che troveremmo nel spiegare l'evento ad un americano.

Certo, nella politica americana, God è spesso presente, ricordato ed invocato (e in ogni caso, come dice Bob Dylan, è sempre on our side). Ma il God americano non detta leggi al Parlamento né ordina veti al Presidente. L'americano medio, poi, se guardasse alla vecchia Europa, farebbe fatica a capirla, confuso tra la Turchia, dove si manifesta in difesa di uno stato laico, e l'Italia, dove si celebra l'orgoglio cattolico.

E a degli italiani "in esilio" non spiacerebbe vedere la Chiesa e i cattolici impiegare le stesse risorse ed energie per promuovere interventi e politiche veramente a sostegno delle famiglie (altro che DICO): lavoro, servizi, giustizia sociale. Senza dimenticare che nel resto del mondo ben altre sono le preoccupazioni e le sfide: pace, pena di morte, etc. E per queste non ci sembra sia stata sprecata nessuna minaccia di scomunica...

Non ci resta che ricordare il cattolico Kennedy, che nel 1960 diceva:
I believe in an America where the separation of church and state is absolute--where no Catholic prelate would tell the President (should he be Catholic) how to act, and no Protestant minister would tell his parishoners for whom to vote--where no church or church school is granted any public funds or political preference--and where no man is denied public office merely because his religion differs from the President who might appoint him or the people who might elect him.

I believe in an America that is officially neither Catholic, Protestant nor Jewish--where no public official either requests or accepts instructions on public policy from the Pope, the National Council of Churches or any other ecclesiastical source--where no religious body seeks to impose its will directly or indirectly upon the general populace or the public acts of its officials--and where religious liberty is so indivisible that an act against one church is treated as an act against all.
(Testo integrale (inglese), audio)

09 maggio 2007

Back to 2001



L'effetto ritorno al 2001 è piuttosto facile da ricreare da queste parti. Basta far saltare la corrente all'intero campus di UCSB per un paio d'ore (abbondanti) per far ritornare il pensiero a quegli anni memorabili in cui le compagnie elettriche (Enron in testa) taglieggiavano lo stato dell'oro e i blackout erano rolling (pianificati).

Il suono di 7 computer che si spengono allo stesso momento non è particolarmente simpatico, soprattutto se mancano 5 ore alla deadline per la consegna di un paper e almeno un paio d'ore di lavoro per finire. Parzialmente più rassicurante, un secondo dopo, il suono dell'SMS sul cellulare di Fredrik (il "vecchio saggio" del lab) che lo avvisa del blackout e, soprattutto, il successivo che informa dell'avvio del generatore d'emergenza. Morale: niente luce, ma cavo d'emergenza per attaccare un computer, la rete funziona, il paper si sottomette.

Le prime notizie mattutine incolpano un palo della luce caduto a Goleta. Sì, uno di quei pali di legno, storti sotto il peso dei cavi e delle intemperie, attraverso cui passa l'energia di una delle economie più avanzate del mondo. Problemi di infrastruttura?

08 maggio 2007

Have a wonderful week!

Visto il successo (in termini di commenti) del post sul riso alle fragole, avevo pensato di presentarvi anche la ricetta dei Muffin salati che abbiamo gustato sabato sera...ma non voglio trasformare questo nostro blog in uno di cucina e così, per ora, vi scrivo solo un augurio di buona settimana, sperando, che, ovunque siate, le giornate siano belle come quelle che stiamo godendo qui!

In questi tempi di giornate lunghe, aperitivi all'aperto, mostre dei vini, grigliate in Bondone e giri in Vespa, ci mancate tutti molto!

04 maggio 2007

Risotto alle Fragole

Mi erano avanzate alcune fragole da una cena con amici...ho provato a fare il risotto ed è venuto buonissimo.

Ricetta per due persone
  • 30 gr di burro (con l'olio perde un po')
  • Uno scalogno/un quarto di cipolla piccolo
  • 180 grammi di riso
  • vino bianco
  • brodo
  • 10-12 fragole



Due ore prima di cominciare a cucinare, tagliate le fragole a pezzetti non troppo piccoli (io le ho tagliate a sesti), le mettete in una coppa e ci versate sopra un bicchiere di vino bianco. Mescolate e lasciate in frigo.

Prendete un casseruola e fateci rosolare dentro lo scalogno tagliato sottile e metà del burro. Aggiungete il riso e lo tostate per un paio di minuti.
Poi aggiungete il vino delle fragole (che nel frattempo sarà diventato leggermente roseo) e lo lasciate che si asciughi mescolando ogni tanto.

A questo punto proseguite la cottura come siete abituati (io aggiungo il brodo un po' alla volta) fino a che mancano un paio di minuti.

Regolate di sale e aggiungete le fragole mescolando delicatamente perchè non si spappolino e quando il riso è pronto spegnete il fuoco e aggiungete il resto del burro e se volete parmigiano e mescolate lentamente.

"Il risotto deve risultare "all'onda" ovvero adagiarsi nel piatto quando lo si serve, se risultasse troppo compatto è bene aggiungere un poco di brodo prima della mantecatura."


Varianti:
  1. lasciare due o tre fragole intere per la presentazione;
  2. aggiungere le fragole tritate anzichè a pezzi
  3. aggiungere un po' di panna a fine cottura
Buon Appetito!