27 novembre 2012

Ringraziamento

Anche quest'anno il Ringraziamento. Il nostro sesto in America.
E questa volta la lista la faccio, e pure specifica.

per il 2012 GRAZIE:

- per la piccola bimba che gira per casa e per il suo papa`;
- grazie alla famiglia che ci ha ospitato per la cena del nostro primo Ringraziamento vegano;
- grazie per un'amica vera, trovata qui e diventata la compagna di chiacchiere, passeggiate, corse dietro due piccole pesti, e tanto altro;
- grazie per un week end a San Diego con tre bimbi che giocano; una mattina in spiaggia e tempo tra grandi;
- grazie per il coraggio di fare delle scelte e poi tirarne fuori il meglio.

Poi c'e` tutto quello che c'e` da sempre, le nostre famiglie in Italia, gli amici di sempre, e le cose che ci fanno stare bene.

21 novembre 2012

Dall'asilo - varie

Ricorsi storici
La maestra della Cami si chiama Justine.
Quella di Marco si chiamava Suor Giustina

Marco porta la Cami al scuola e incontra un altro papà col bimbo in pigiama e pensa: "Mah! neanche degnarsi di vestirlo...". Poi arriva la maestra e indossa un rutilante completo pantaloni e maglia arancione leopardato: "mah! vabbè che siamo in California, ma di solito è un tipino così discreto", Poi  va verso l'uscita e vede il cartello "Welcome to Pajama Day"...la Cami era l'unica vestita normale...chissà cosa avranno pensato gli altri genitori :)

A parte il pranzo, a metà mattina (9:30) la piccola mangia lo snack. Questo il menù di Novembre:

 
 
Ecco, io sto male a pensare di mangiare tortillas e salsa di fagioli, opppure croccantini di pane con salsa di pomodoro, ma lei sembra apprezzare.
 
 
Per il resto ci aspetta un lunghissimo week end di Thanksgiving!

19 novembre 2012

Voto - messaggio di servizio

Grazie a Lorenzo ho scoperto che possiamo votare anche da qui per le primarie del PD.
Io mi sono registrata.
Qui le istruzioni in caso interessasse https://votoestero.primarieitaliabenecomune.it/P0_WELCOME.aspx

Sono contenta di poterlo fare perche` la settimana scorsa avevo sognato lunedi` che mangiavo sushi con Vendola, e mercoledi` che vinceva Renzi...

18 novembre 2012

vivere bellissimamente

Vivere bellissimamente con l'incertezza e il cambiamento.
Questo e` il libro che campeggia sul mio comodino e mi aiuta a prendere sonno, un altro piccolo tassello nella mia pratica di mindful meditation, un aiuto prezioso in questi tempi di nuovi cambiamenti.
Perchè ci siamo quasi e comincia l'incertezza, i ripensamenti, i dubbi, le paure.
Sono fatta così, mi sembra sempre che starei più tranquilla se avessi preso l'altra decisione, quella che poi non ho preso. Ma lo so che non è vero, è  solo un meccanismo di difesa. L'esperienza fino ad adesso e` dalla mia parte.
E come mi ha detto il mio vicino oggi: le decisioni le prendi, e se non vanno, le cambi. Facile no?!

Il succo del libro è questo: anche chi crede di star fermo, in realtà non lo fa. Fa parte della nostra natura umana essere (noi e l'ambiente in cui viviamo) sempre in mutamento, piu` o meno evidente. Noi possiamo prendere due strade: cercare di costruirci certezze che ci illudono di essere stabili e totalmente in controllo della situazione, oppure buttarsi, accettare il cambiamento come condizione umana, navigarlo attivamente invece che resisterlo e puntare sul rafforzare noi stessi.

Nel mio caso si tratta dei traslochi, ma per altri possono essere altre cose cambiare di lavoro, finire la scuola, avere un figlio etc...
Io penso che vorrei stare ferma, avere tutte le mie cose a disposizione, essere stabile e per me questi rimangono obbiettivi importanti, però intanto che ci lavoro su, mi voglio buttare.
E se anche di indole sarei stanziale, questa e` la vita che sto vivendo adesso, e l'abbiamo scelta e vale la pena cavalcarla e non subirla, come un onda.
Cavalcarla vuol dire vederne il bello e conglierne le possibilità. Cavalcarla vuol dire anche anche accettare l'ansia che l'incertezza mi mette.

Vivere bellissimamente.
Vivere un po' come una bimba di 20 mesi, rapita dal gatto della vicina, infuriata perche` non si puo` vedere la Pimpa per 20 ore al giorno, divertita perche` le bolle le scoppiano in faccia e poi di nuovo triste perche` gli amici vengono a trovarci ma poi vanno via.
Vivere in questo momento, lasciandosi un po' cullare dagli eventi e diventando amica dell'ignoto.

14 novembre 2012

Lei sa tutto

Alle 7 e` sveglia, pimpante, pronta a correre. Chiama "mamma" con la sua vocina squillante, tutti i giorni...tutti
...tranne quando deve andare a scuola.
Il martedi` e il mercoledi` la dobbiamo svegliare alle 8.
Come fa a saperlo?!

09 novembre 2012

Election night

Per me i risultati elettorali vanno visti in compagnia.
Per noi e` stato a casa di Camilla e Jonathan, con Cami piccola e baby V. che hanno preferito di gran lunga la pimpa alla diretta elettorale.

Pizze d'asporto della pizzeria buona, computer con varie mappe aggiornate in tempo reale e maxischermo con diretta del Wall Street Journal Channel.

Arrivano i risultati dai primi Stati, niente sorprese, comincia il conto degli electoral votes. Ma poi tutto rallenta un po': Ohio, Florida e Virginia non si decidono ad arrivare, sono troppo testa a testa. Spunta l'ipotesi che lo spoglio vada per le lunghe, che ci possano essere riconteggi.
Noi alterniamo la sicurezza di avercela fatta con lo spettro che succeda con nel 2000 con Bush e Gore.
Una foto di gruppo veloce e decidiamo di tornare a casa per mettere a nanna la piccola.

Saliamo in macchina, percorriamo meno di 2 blocchi che squilla il telefono: "L'hanno eletto!".
Ma come?! Ci siamo persi il momento dell'annuncio, non abbiamo brindato!!!
Pero` che gioia!!!!
Poi a casa di nuovo tensione: Romney non concede, Karl Rove sgrida FoxNews per aver seguito CNN e annunciato il vincitore, insomma non stiamo tranquilli.
Finalmente Romney esce con un discorso secondo me deludente, privo di significato politico, privo di spessore, e concede la vittoria.

Come nel 2008, non si e` fatta notte fonda. Come nel 2008 la vittoria e` netta. Come nel 2008 il discorso di Obama e` splendido e come nel 2008 siamo andati a letto piu` fiduciosi nel futuro, nel mondo e anche in questo paese.

08 novembre 2012

Brum Broom

Vado a prenderla all'asilo e Camilla sta facendo andare una macchinina avanti e indietro su una panchina facendo "brum brum"con la voce.
Una maestra (per fortuna non la sua): "Cosa vuol dire "brum brum" in italiano?
Io: (secondo te cosa vuol dire, Camilla sta giocando con una macchinina, fa brum brum, in inglese si dice vroom vroommm) sorrido e ripondo: e` la macchina.
La maestra: Ah brum vuol dire macchina? Cool!
Io: SIC!

Non e` che devi imparare l'italiano perche`hai Camilla in classe, ma un po' elasticita` mentale...

05 novembre 2012

Fa Caldo

Io: Fa caldo oggi, quasi 31 gradi!
Vicino: eh si`! Caldo e fermo (Hot and still), clima da terremoti.
Io: ah ecco!

Aaahhhh...qui si vota domani!

Nel 2008 eravamo stati bravissimi ad aggiornare il blog con post sulle elezioni, sapevamo tutto!
Questa volta latitiamo. Un po' ho seguito meno (avere la TV rotta e una figlia di 18 mesi ha aiutato), un po' non pensavo che saremmo stati ancora qui per l'elezioni, un po' mi mette ansia pensare che posso vincere il repubblicano.

Pero` ora non si puo` piu` far finta di nulla, domani si vota e da due giorni seguo tutto, sondaggi, trasmissioni alla radio, scenari apocalittici di parita` e non riesco a farmi un'idea di come andra`.
Pero` so cosa mi piacerebbe.
Mi piacerebbe portare Camilla per strada domani sera a respirare l'aria di vittoria e la gioia nelle strade, cosi` come i miei portavano noi fin da piccoli quando vincevamo. Mi piacerebbe che questo paese non avesse paura di un governo piu` solidale, generoso, serio e sincero. Mi piacerebbe essere di nuovo testimone di un popolo che non ha paura di affrontare le sfide e sceglie di fare la cosa giusta. Mi piacerebbe che quelli del Tea Party non avessero nessuna soddisfazione.

E mi piacerebbe che si votasse oggi cosi` saprei tra poche ore chi ha vinto!

03 novembre 2012

Mi manca un tavolo

Ancora un mese e mezzo di California, e no, non e` proprio ancora tempo di bilanci, pero` una cosa mi e` mancata in questa casina adorabile e colorata: UN VERO TAVOLO.

L'ho sempre dato per scontato che nelle case ci sia un tavolo dove mangiare comodi, cucinare, spargere le foto da riordinare,  appoggiare una piccola asse da stiro, insomma, una superficie da usare. E invece qui no, abbiamo un tavolo tondo piccolo, di quelli che andrebbero all'aperto, con sole due sedie, un ripiano di vetro scivolosissimo e ci si sta strettissimi.
E siccome nel resto della casina lo spazio non abbonda mi sono resa conto che durante quest'anno non ho potuto fare una delle cose che amo di piu`: invitare gente a mangiare.
Sono riuscita ad avere a pranzo Camilla e baby V. qualche volta (viva i seggioloni), il vicino di casa italiano a cena e mesi fa due amici che non vedevamo da tempo, ma in quella occasione ho rovesciato la padella con la pasta per terra perche` era appoggiata male. Un altro paio di volte abbiamo mangiato in 4 seduti sul divano appoggiando i piatti sul tavolino basso (quando ancora la Camilla non era mobile e non arrivava a toccare ovunque)
E adesso che manca poco a ripartire mi dispiace. Perche` stare a tavola e` un bel modo di stare assieme. Perche` con una bimba piccola e` comodo invitare a casa invece che andare fuori. Perche` l'ho sempre fatto. Perche` avrei un po' di inviti da ricambiare e persone a cui dedicare un po' di attenzione.
Questa sera ho nostalgia del mio tavolone IKEA della nostra vita californiana precendente, che si allungava fino a 12 posti.