20 marzo 2012

etichette dei cibi

Questo è esattamente il motivo per cui sono contrario alle etichette dei cibi (in questo caso, su una confezione di gelati):


Con l'etichetta.
Ti gusti un gelato. Poi, l'occhio ti scappa sulle tabelle nutrizionali. Distrattamente, involontariamente. Ma il danno è fatto: leggi l'etichetta e scopri che, da solo, il gelato ti ha dato il 60% dei grassi saturi raccomandati per la giornata.
Poi pensi a quanti altri grassi ti sei mangiato oggi. Dunque, andiamo con ordine: il croissant al cioccolato questa mattina, il bicchierone di caffé latte, la merenda... Mmmh, ho già perso il conto.
Quindi, ti convinci che è inutile auto-imbrogliarsi: non è matematicamente possibile che tu sia rimasto entro il 100% di grassi. Beccato e senza possibilità di scampo.
Alla fine, pensi come recuperare il debito: forse se corro fino a casa, smaltisco quel 25% di eccesso, oppure faccio flessioni e addominali domani mattina. Anzi, domani mi iscrivo alla palestra! Promesso.

Senza l'etichetta.
Ti gusti un gelato. Avverti un leggero, piacevole appesantimento, che concilia perfettamente il sonno. Zzzz zzz.

Maledetta etichetta!


2 commenti:

  1. I totally agree!

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  2. mi hai fatto ripensare alla lava cake dell'altro giorno.


    valescrive

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