12 giugno 2006

world cup

Ebbene sì, la coppa del mondo è arrivata anche in queste terre abbandonate dal dio del pallone e dedite agli strani culti del basket, football, baseball e (perfino) hockey.

La partita (meglio, il secondo tempo, causa penultima lezione del corso) l'ho vista allo UCEN, nella grande sala dei fast food: proiettore contro la parete, colori molto sbiaditi, palla praticamente invisibile a meno di non indovinarne la traiettoria, commento a basso volume e americano (non il massimo: come se Bruno Pizzul commentasse una partita di cricket, per intenderci). Discreto pubblico: un centinaio di persone, una 15ina i connazionalii.

Una nota è subito evidente: calcisticamente non siamo molto simpatici. Certo, c'è il fascino della piccola squadra che lotta con la favorita, il davide contro golia, la speranza del risultato a sorpresa. Ma non giustifica il fatto che a tifare Italia fossimo praticamente solo noi "immigrati". Mi sembra statisticamente improbabile che tutti gli altri 80 fossero immigrati ghanesi. Due consigli, quindi, ai nostri per risultare più simpatici fuori dai confini patri:

  • Quando cadete sotto i temibili colpi degli avversari, piombando a terra come trafitti da uno spietato cecchino o tramortiti dallo scontro con un tir o con i polpacci mangiati da un feroce leone, state a terra per un po' e prendetevi almeno un paio di minuti prima di tornare a trotterellare per il campo. Qui—non me lo spiegherei altrimenti—lo spray magico, quello che fa passare istantaneamente il terribile dolore, ancora non è arrivato e se vi ristabilite subito, gli autoctoni (maliziosi o forse invidiosi per i progressi della nostra medicina) penseranno che forse poi l'intervento subito non era poi così criminale e inizieranno sghignazzare e fare battutine.
  • Moggi, la prossima volta, cerca di farti beccare lontano dalle competizioni internazionali, ok? Altrimenti i maliziosi di cui sopra inizieranno a sostenere che il liscio di Kuffour è stato troppo preciso per essere casuale e gli italiani pagano bene e gioca nella Roma ed ecc. ecc.


Gli americani riesco ancora a metterli in riga ricordando il loro 3 a zero, con tutti gli altri però è un po' più difficile... E speriamo in bene per sabato!

1 commento:

  1. Anonimo02:25

    beh, basta pensare allo stesso Pirlo che, un attimo prima di segnare, gemeva tipo Gialappa's (uèèèh-uèèèh) sulla barella e poi, tipo Lazzaro, è miracolosamente resuscitato....che dire der Pupone che ha sfoggiato una chioma - per l'appunto - da Pupone ed è uscito dopo circa 3,25 minuti?? Non so pensare come andrà l'Italia, basta solo che non debba giocare alle 21 del 1 luglio........;-)

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