06 febbraio 2007

SuperBowl

Domenica abbiamo vissuto un rito tipicamente americano: il SuperBowl, edizione XLI per la precisione. La tradizione vuole che famiglie e amici si ritrovino per passare il pomeriggio tra birre patatine e ali di pollo. Al solito, l'evento sportivo è solo un scusa di contorno per mangiare. Divago un attimo: mi ricorda le attività a tema del glorioso vespa club la bandella...

Tutto inizia la mattina con visita al più vicino supermercato. I bene informati ci dicono che questo è il secondo weekend dell'anno più redditizio per i supermercati americani. Noi ingenui eravamo gli unici in una coda di proporzioni inaudite a non avere nel carrello solamente birre e panini da hotdog. C'è mancato poco che la cassiera ci chiedesse se stavamo bene.

Causa mancanza BBQ, ci siamo rifugiati a vederlo da sharkeez a downtown: più televisori che in un negozio di elettronica, gran pitcher di birra, controlli severi all'entrata per evitare che il posto fosse sovra-affollato e permesso speciale di entrata per i minori accompagnati dai genitori.

Lo spettacolo ufficiale, ad onore del vero, non ci ha troppo colpito: scenografia iniziale un po' cheap, inno cantato da Billy Joel in maniera tutt'altro che trascinante, presentatori con cravatta al limite da denuncia per offesa al pubblico pudore, intermezzo di Prince.

L'atmosfera all'interno del pub era, invece, simpatica: camerieri in divisa da football, tifosorie avverse allo stesso tavolo (impossible non fare il paragone con i "tifosi" di casa nostra), sensazione di socialità. Ovviamente, tutti attenti anche e soprattutto alle pubblicità. 30 secondi di pubblicità: 3 milioni di dollari. I nostri 6 milioni preferiti:


La partita? Pioveva. Ah, e ha vinto Indianapolis, tra mille colpi di scena.

1 commento:

  1. Anonimo23:23

    Per un pomeriggio a birra pollo e patatine sarei disposto a scendere in campo da solo contro Indianapolis... viva il Vespa Club!

    Per quanto riguarda tifo e tifoserie ci sarebbe da parlare a lungo... glisso l'argomento sottolineando come domenica scorsa, senza calcio, ci fosse in giro uno strano clima post-bellico, padriche hanno riscoperto di avere dei figli (e gli hanno chiesto di presentarsi), uomini che hanno visto il sole del pomeriggio, folle di giovani che hanno fatto sesso, qualche moglie ha addirittura avuto l'occasione di portare il marito al cinema! Qualcuno, purtroppo, in crisi d'astinenza pare abbia acceso una candela davanti alla foto unta di bisteccone Galeazzi.
    Quasi quasi inizio a giocare a curlig sulla scia di Joel Retornaz... el re del giaz!

    Nota brutta del Corriere della Sera di oggi, pare che i diciottenni "bene" abbiano scoperto una nuova moda: scazzottarsi di notte fuori dai locali... sarà l'astinenza da calcio? Si droghino come tradizione!

    Saluti, baci, abbbracci, ricchi premi e cotillons per tutti.

    B.

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