1 anno fa
29 ottobre 2007
Seattle
E` la città dei no-global, la città di Grey's Anatomy, la città del primo Starbucks.
E` la città di Bill Gates, la città dello Space Needle, la città del grunge.
Seattle è un'altra città americana che ci è piaciuta molto.
E` vero che vivere a Santa Barbara ci rende particolarmente affascinabili da ogni città degna di tale nome (cioè con edifici di pietra e persone che camminano), ma a parte questo, Seattle ci ha colpiti, belle strade, belle case di mattoni rossi, bei negozi, tantissimi caffè, e una temperatura autunnale freddina al punto giusto.
La mattina ci siamo persi tra gli odori e i colori del Pike Place Market, uno dei rari autentici mercati coperti degli Stati Uniti. Ci vendono fiori, frutta, verdura, pesce fresco. Sono caratteristiche le marmellate biologiche caffè, miele e salse piccanti.
Ora ci sono anche alcuni negozi di artigianato e ristoranti e baracchini di sandwich.
Abbiamo pranzato nel caffè della Elliot Bay Book Company, e bevuto il caffè al tradizionale Caffè Umbria.
Abbiamo sorriso nel leggere la storia del totem di Pioneer Square.
Sembra infatti che nel 1890 alcuni pionieri ubriachi abbiano rubato agli indiani un totem e lo abbiano piazzato in Pioneer Square. Nel 1938 quel totem fu bruciato da un piromane. La città pensò quindi di mandare 5000 dollari agli indiani perchè ne scolpissero un altro. La tribù incassò l'assegno e scrisse sul retro "Grazie per aver pagato il primo. Quello nuovo vi costerà altrettanto".
Siamo saliti sullo Space Needle e da lì abbiamo ammirato una baia degna rivale di quella di San Francisco e infine ci siamo concessi una cenetta da Chez Shea, una delle esperienza culinarie migliori della nostra permanenza.
Halloween
Con una fuga a Seattle ci siamo evitat..ehm...persi il week end di Halloween a Isla Vista. Abbiamo tempo mercoledì (il giorno di Halloween vero e proprio) per rifarci.
22 ottobre 2007
And I have been woking 5 days...full time! (O.A.R.)
E` ufficiale! Lo posso scrivere sul blog!
Da oggi lavoro full time.
Tre settimane fa si era aperta una posizione nella mia unit, ho fatto domanda, mi hanno chiamato per un colloquio (me e altri quattro candidati) e giovedì scorso la bella notizia: you have been selected!
La nuova posizione è interessante e con molte più responsabilità e piena di cose da imparare.
Sono contenta.
Oltre che la soddisfazione personale, c'è anche la solita constatazione da fare: un mercato del lavoro dinamico ha i suoi lati positivi, si entra in una organizzazione, si lavora, si capisce cosa piace e cosa no, si cresce. Si libera un posto, fanno il recruitment, selezionano e avanti. Tutto in tempi rapidi e con una certa trasparenza.
Poi magari tra un anno possono avviare una procedura di licenziamento, ma intanto...
Da oggi lavoro full time.
Tre settimane fa si era aperta una posizione nella mia unit, ho fatto domanda, mi hanno chiamato per un colloquio (me e altri quattro candidati) e giovedì scorso la bella notizia: you have been selected!
La nuova posizione è interessante e con molte più responsabilità e piena di cose da imparare.
Sono contenta.
Oltre che la soddisfazione personale, c'è anche la solita constatazione da fare: un mercato del lavoro dinamico ha i suoi lati positivi, si entra in una organizzazione, si lavora, si capisce cosa piace e cosa no, si cresce. Si libera un posto, fanno il recruitment, selezionano e avanti. Tutto in tempi rapidi e con una certa trasparenza.
Poi magari tra un anno possono avviare una procedura di licenziamento, ma intanto...
21 ottobre 2007
Everybody Americana
L'occasione: 10 anni di vita Americana di Giovanni.
L'evento: festa in costume.
Tema: Americana.
Dopo aver chiesto un po' in giro a colleghi e amici, dopo aver scandagliato internet, dopo aver visitato un po' di thrift shop (negozi dell'usato che, in questi giorni prossimi ad Halloween, si riempiono di costumi e gadgets a poco prezzo), abbiamo deciso...
...cosa è più Americana del capitano della squadra di Football e della sua ragazza pom pom?
Per me è stata la realizzazione di un sogno, sotto sotto ho sempre voluto essere una cheersleader, almeno per una sera!
Alcuni costumi sono degni di una menzione:
un ragazzo vestito da Burger King che, così conciato, si è presentato proprio ad un punto vendita Burger King suscitando curiosità e sospetto (temevano volesse fare una rapina alla Point Break. Non abbiamo potuto non pensare alla telefonata alla polizia: "Pronto, chiamo dal Burger King di Goleta, siamo stati rapinati...da Burger King!"); una signora truccata da autoritratto di Andy Warhol; un tipo in vestito nero e cartelletta vestito da avvocato; una ruspante ragazza fasciata in una tutina plasticosa tutta stelle e strisce.
Il tocco di classe: le lasagne con sopra disegnata la bandiera americana grazie ad una incredibile besciamella azzurra!
L'evento: festa in costume.
Tema: Americana.
Dopo aver chiesto un po' in giro a colleghi e amici, dopo aver scandagliato internet, dopo aver visitato un po' di thrift shop (negozi dell'usato che, in questi giorni prossimi ad Halloween, si riempiono di costumi e gadgets a poco prezzo), abbiamo deciso...
...cosa è più Americana del capitano della squadra di Football e della sua ragazza pom pom?
Per me è stata la realizzazione di un sogno, sotto sotto ho sempre voluto essere una cheersleader, almeno per una sera!
Alcuni costumi sono degni di una menzione:
un ragazzo vestito da Burger King che, così conciato, si è presentato proprio ad un punto vendita Burger King suscitando curiosità e sospetto (temevano volesse fare una rapina alla Point Break. Non abbiamo potuto non pensare alla telefonata alla polizia: "Pronto, chiamo dal Burger King di Goleta, siamo stati rapinati...da Burger King!"); una signora truccata da autoritratto di Andy Warhol; un tipo in vestito nero e cartelletta vestito da avvocato; una ruspante ragazza fasciata in una tutina plasticosa tutta stelle e strisce.
Il tocco di classe: le lasagne con sopra disegnata la bandiera americana grazie ad una incredibile besciamella azzurra!
18 ottobre 2007
Amare la Natura?
14 ottobre 2007
Primarie
In Italia più di 3 milioni di persone hanno votato alle primarie di ieri.
Al di là della mia opinione personale sul neonato PD, sono contenta. La mobilitazione è stata notevole, soprattutto se vista da qui dove nel 2004 meno del 60% degli aventi diritto si era recato alle urne per eleggere il presidente.
Tra qualche mese comincia anche qui il ciclo delle primarie per decidere chi saranno i due candidati che si contenderanno la presidenza nel 2008, per intanto si sfidano a colpi di dibattiti televisi.
Al di là della mia opinione personale sul neonato PD, sono contenta. La mobilitazione è stata notevole, soprattutto se vista da qui dove nel 2004 meno del 60% degli aventi diritto si era recato alle urne per eleggere il presidente.
Tra qualche mese comincia anche qui il ciclo delle primarie per decidere chi saranno i due candidati che si contenderanno la presidenza nel 2008, per intanto si sfidano a colpi di dibattiti televisi.
11 ottobre 2007
Visite
E così anche i miei genitori sono ritornati in Italia.
Avere ospiti (e che ospiti!), è bellissimo, ci sentiamo improvvisamente meno lontani, ed è sempre una sopresa vedere come la consuedutine e la confidenza si riacquistano velocemente. Riuscire a fare vedere dove e come viviamo alle persone a cui vogliamo bene riesce a ridurre le distanze, aiuta a dare un volto a luoghi, avvenimenti, persone tante volte raccontate nelle lunghe telefonate. Ogni volta che qualcuno viene a trovarci è anche un'occasione per scoprire qualcosa di nuovo, per visitare un posto, scoprire un ristorante o assaggiare un vino.
Poi c'è la parte triste, quando li si riaccompagna a Los Angeles e si torna verso Santa Barbara, magari imbottigliati nel traffico, con il pensiero che domani si sarà di nuovo un oceano lontani.
Qui è bello, siamo sistemati bene, la nostra vita è piena di cose interessanti, ma la nostalgia per tutti quelli che abbiamo lasciato, "al di là del mare" è sempre lì in agguato. A volte basta davvero poco per farla scattare: sapere che i nostri famigliari si sono trovati per festeggiare un compleanno o una ricorrenza, o che gli amici si sono visti per una cena, per una vespata, per una gita in montagna...
...Ormai sono 10 mesi e 10 giorni che non torniamo a casa...me l'avevano detto tutti (gli altri emigranti) che quando si sta via per un anno, gli ultimi due mesi sembrano lunghi come un altro anno...ed è vero!
Per fortuna ci penserà una vacanzina alle Hawaii a fine Novembre ad alleviare il magone :)
05 ottobre 2007
Spaventapasseri
Ci avevano già rivelato che il segreto della lussurreggiante vitalità degli orti "dei cinesi" stava nelle cure amorevoli dei genitori presenti...abbiamo potuto verificare che è proprio così!
In dieci giorni di annaffiate quotidiane di estirpazione di erbe matte e di visite (eh sì, gli orti sentono anche la presenza affettiva) dei miei genitori, il nostro piccolo appezzamento è diventato sempre più verde. Si accettano le scommesse su quando assaggeremo il primo zucchino, intanto oggi abbiamo mangiato della rucola saporitissima!
Ora credo che i "genitori cinesi" guardino con un misto di curiosità e sospetto questa nuova concorrenza, tra l'altro sono sicura che, se le cure potessero continuare, in poco tempo si riuscirebbe anche a batterli.
Per intanto noi ci limitiamo ad aspirare a vincere il titolo di "orto più bello del mese", premio assegnato da una giuria di altri "ortolani" (speriamo imparziali) e basato su un mero criterio estetico...ho come idea che questo mese, il premio, potrebbe proprio essere nostro!
Che ne dite?
In dieci giorni di annaffiate quotidiane di estirpazione di erbe matte e di visite (eh sì, gli orti sentono anche la presenza affettiva) dei miei genitori, il nostro piccolo appezzamento è diventato sempre più verde. Si accettano le scommesse su quando assaggeremo il primo zucchino, intanto oggi abbiamo mangiato della rucola saporitissima!
Ora credo che i "genitori cinesi" guardino con un misto di curiosità e sospetto questa nuova concorrenza, tra l'altro sono sicura che, se le cure potessero continuare, in poco tempo si riuscirebbe anche a batterli.
Per intanto noi ci limitiamo ad aspirare a vincere il titolo di "orto più bello del mese", premio assegnato da una giuria di altri "ortolani" (speriamo imparziali) e basato su un mero criterio estetico...ho come idea che questo mese, il premio, potrebbe proprio essere nostro!
Che ne dite?
03 ottobre 2007
Uno sport brutalmente semplice
Sarà per un italico riflusso nostalgico che colpisce i connazionali all'estero, soprattutto quelli, come noi, ospitati in paesi sportivamente "incolti", e soprattutto in periodi di Coppa Campioni (no, ancora non mi sono abituato alla televisiva ciempions lig); sarà invece per un gusto americanissimo per il "plot di redenzione": la squadra scalcagnata che inizia la stagione snobbata dagli esperti e con una raffica di sconfitte, ma che poi riesce a capovolgere ogni pronostico fino a vincere il titolo nazionale; dicevo, per un motivo o per l'altro, questa sera siamo andati a vedere la partita di calcio tra UCSB (l'inaspettato campione in carica di cui sopra) e UCI (sulla carta, un onesto sparring partner).
Premetto che abbiamo resistito solo un tempo: la serata freschina, l'inconsistenza di Irvine, e il rotondo 3-0 a favore di UCSB ci hanno indotto a tornare a casa dopo l'intrattenimento dell'intervallo.
Come sempre in queste situazioni, la sensazione è quella di essere in un film: i giocatori della squadra di casa entrano in campo chiamati dallo speaker e osannati da due ali di cheerleader, lo stadio si mette sull'attenti in rigoroso silenzio per ascoltare l'inno, le cheerleader allietano l'intervallo con un flessuoso balletto, gli spettatori approfittano di ogni momento buono per flirtare, telefonare, mangiare e bere, una banda suona canzoni di incitamento in curva.
Il livello in campo? UCSB sembrava un'onesta squadra di Eccellenza nostrana, con una strana combinazione di tattica inglese (palla lunga e pedalare) e vezzosi virtuosismi brasiliani (finte e controfinte davanti alla propria area di rigore). Gli spettatori? Più corretti che esperti, come dimostra il dialogo tra due virgulti locali: lui dice: "Il calcio sembra brutalmente semplice" e l'altro lui ribatte saggio: "Devi giocare per capire che non è così. È solo da quando ho iniziato a giocare a FIFA (il videogioco) che ne apprezzo la complessità".
Speriamo in Beckham...
01 ottobre 2007
San Diego
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