28 febbraio 2010

Non finisco mai di stupirmi

...sì, lo so, ormai dovrei esserci abituata e invece non finisce mai di stupirmi.
Ieri in un negozio Marco prova un paio di scarpe. Il 10 è un filo grande, ma il 9 è decisamente stretto. Il mezzo numero non c'è in stock.
Marco ha bisogno delle scarpe nei prossimi giorni e spighiamo al commesso che se ordiniamo il 9 e 1/2 non arriverebbe in tempo.
Allora prendiamo il 10.
Prima di uscire il commesso ci dice: "Se senti che sono grandi, dopo averle messe un paio di volte, riportamele che ti ordino il 9 e 1/2 e te lo faccio spedire a casa".

Ah l'America, dove il cliente ha davvero sempre ragione...

26 febbraio 2010

bobcats

Dopo i racoon e gli orsi ora arrivano i bobcat (che google dice essere le linci rosse).

Come sempre in questi casi, qualcuno che lavora per il nostro complesso ha prontamente prodotto un accattivante cartello di allerta. Devo dire che l'immagine del felino non sembra per niente rassicurante:



Ancor meno rassicurante il resto del cartello:
I bobcat sono animali notturni e non sono soliti attaccare esseri umani. Ma si difendono se provocati.


Mi sa che questa sera si guarda un film a casa...

23 febbraio 2010

Abbasso le Olimpiadi

SFOGO:
Non si può guardare le Olimpiadi così:: tutto in differita, nessuna gara mostrata intera, pubblicità ogni cinque secondi e sempre le stesse...uff...e io che mi lamentavo della regia RAI.

19 febbraio 2010

Evviva le olimpiadi

Eh, sì, ci guardiamo le Olimpiadi anche da qui. Tutte in differita, molto "americane" (praticamente tutto lo snowboard, molto pattinaggio, poco del resto) e troppe pubblicità.
Ma ci piacciono comunque.

Fin qui, la gara migliore è stata senz'altro la finale di pattinaggio artistico. Un classico da guerra fredda.

C'è l'americano, Lysacek, meno talentuoso ma che si è allenato più di tutti.
E il russo, Plushenko, onusto dall'oro di Torino, al rientro dopo 3 anni e mezzo di pausa.

L'americano in vestito nero con serpenti finti (credo) attorno al collo.
Il russo in un abito che credo fosse una caricatura della mafia russa. O forse di un cattivo di James Bond.

L'americano che ha strizza di fare i quad (i salti con 4 rotazioni) e propone un programma preciso, perfetto, ma poco ispirante.
Il russo che fa salti come un gatto, impreciso ma con l'arroganza di chi sa farlo.

Vince l'americano, di un'inezia. Apriti cielo.

Gli americani celebrano la sagacia tattica del loro. Il russo dichiara "Quad è quad. Se il campione olimpico non sa fare quad, non so." Putin è indignato. I repubblicani esigono che Obama intervegna.

Ah, the good old times.

17 febbraio 2010

Ravioli

Ho fatto i miei primi ravioli.



Sotto l'esperta guida di Alessandra, io e Camilla abbiamo imparato l'arte della pasta fatta in casa.



Abbiamo impastato, spianato, riempito e poi cotto 4 tipi diversi di ravioli. I mariti ci hanno raggiunto per cena e ce ne siamo andati tutti a casa a tarda notte e a panza piena.



Grazie Ale per le ricette e l'ospitalità!
Cercherò di mettere in pratica al più presto e aspetto idee per i ripieni.

14 febbraio 2010

San Valentino



Qui San Valentino si festeggia seriamente. Per di più quest'anno che cade durante un long week end dev'essere proprio la gioia dei commercianti. E` da un mese ormai che le pubblicità in TV non parlano d'altro, che i negozi sono addobbati con cuori rosa, che i fiorai espongono offerte per i loro buquet. E` la festa di tutti quelli che si vogliono bene, ma soprattutto sembra l'ennesima occasione per l'americano per comprare e spendere.
A giudicare dalla ressa che c'era downtown questo pomeriggi e dalle code fuori dai ristoranti, il battage deve aver funzionato.


Per noi una giornata estiva, calda e limpida passata in giro con Giacomo e Isabella. Di nuovo a saltare sui sassoni sopra Santa Barbara, questa volta a Lizard Mouth godendo del panorama mozzafiato. Abbiamo ripreso ad esplorare un po' i dintorni durante il week end e ci sono sempre mille posti belli da scoprire a due passi da casa.

Ieri sera pizza a Los Alamos con incontro fugace con Matt LeBlanc, più noto come Joey di Friend. La quindicenne che c'è in me avrebbe voluto farsi fare un autografo e una foto, ma la trentenne che sono diventata si accontenta di farsi bulla qui sul blog!

07 febbraio 2010

Strano

Farmers' Market di Goleta.
Passeggiamo tra le bancarelle di frutta e verdura.
Lui: pelle scura, capelli ricci quasi rasta, sparati, pantaloni cavallo basso.
Lei: mingherlina, asiatica, capelli scuri lunghi, jeans e infradito.

Lingua parlata tra loro: un italiano corretto ma buffo (da stranieri).

Mille scenari possibili...siamo rimasti con la curiosità non soddisfatta.

Ora ci buttiamo nel Superbowl!

01 febbraio 2010

Madda, Big Bear...troppe cose in un week end!

Svegliarsi per andare a sciare, controllare velocemente le email e scoprire che è nata Maddalena, la bimba di Federica e Alberto, la sorellina di Nico. E tornare con la memoria al giorno della nascita di Nico, a quel caffe` di Starbucks e alle ciambelle portate in ospedale e mangiate con a fianco la culletta. Vorremmo essere lì anche questa volta e non un oceano lontani.

Lo sci a Big Bear è divertente, tutto il resto un po'incasinato.
Sembra che la nevicata della settimana scorsa abbia completamente "messed-up" la viabilità e così ogni mattina abbiamo aspettato quasi mezz'ora prima di poter parcheggiare. Sì, lo so, mezz'ora non è molto, ma vedere questo livello di disorganizzazione in America è strano. I parcheggiatori mafiosi facevano parcheggiare solo i loro amici, i locals ci hanno lasciato un biglietto di insulti sulla macchina, il bar dove abbiamo fatto colazione era da Candid Camera.

Per fortuna che, come mi ricordava oggi Isabella, se si è insieme a persone divertenti, tutto diventa un'occasione per una risata.



Le piste erano semi-vuote (tutti erano a fare salti con lo snow), e il lago dall'alto bellissimo. Buonissima la cena di sabato e il mio Jumbo Margarita.
Siamo rientrati con un sacco di progetti per altri week end insieme.



L'unica cosa non tanto da ridere è stata la gomma bucata a 20 miglia da Santa Barbara e quasi l'una di notte...e noi che pensavamo che dopo la cena indiana a LA ordinata al volo sarebbe stata tutta una discesa...