09 maggio 2007

Back to 2001



L'effetto ritorno al 2001 è piuttosto facile da ricreare da queste parti. Basta far saltare la corrente all'intero campus di UCSB per un paio d'ore (abbondanti) per far ritornare il pensiero a quegli anni memorabili in cui le compagnie elettriche (Enron in testa) taglieggiavano lo stato dell'oro e i blackout erano rolling (pianificati).

Il suono di 7 computer che si spengono allo stesso momento non è particolarmente simpatico, soprattutto se mancano 5 ore alla deadline per la consegna di un paper e almeno un paio d'ore di lavoro per finire. Parzialmente più rassicurante, un secondo dopo, il suono dell'SMS sul cellulare di Fredrik (il "vecchio saggio" del lab) che lo avvisa del blackout e, soprattutto, il successivo che informa dell'avvio del generatore d'emergenza. Morale: niente luce, ma cavo d'emergenza per attaccare un computer, la rete funziona, il paper si sottomette.

Le prime notizie mattutine incolpano un palo della luce caduto a Goleta. Sì, uno di quei pali di legno, storti sotto il peso dei cavi e delle intemperie, attraverso cui passa l'energia di una delle economie più avanzate del mondo. Problemi di infrastruttura?

3 commenti:

  1. I pali della luce in legno ci avevano colpito e le nostra preoccupazione per un tale sistema di trasporto dell'energia non era infondata...visti i risultati!

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  2. E' la solita storia: per certe cose sono 30 anni avanti, per tante altre sono nel medioevo...

    Paolo

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  3. Anonimo01:07

    in tutto il continente americano non c'è la c.d. 'terra', ecco perché ci sono milioni di chilometri di fili elettrici sospesi ogni dove

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