27 agosto 2007

C'è chi è nato per studiare e chi è nato per...

...zappare!

Il nostro week end è stato dedicato alle attività contadine. Qualche settimana fa abbiamo chiesto che ci fosse affidato un piccolo appezzamento di terra nei family housing community gardens per trasformalo in un orto delle meraviglie.
Per fortuna in questa avventura io e Marco non siamo da soli, dividiamo infatti gli oneri (e divideremo gli onori) con Federica e Alberto.
Il terreno ci è stato consegnato in condizioni piuttosto misere e con delle piante tipo cactus che lo avevano colonizzato, ha richiesto un sabato mattina e una domenica di decespugliatore, zappa e badile ma ora ha un bell'aspetto.
L'orto: prima
La settimana prossima si semina: insalata, pomodori, zucchini, zucche, melanzane, peperoni, erbe aromatiche e fiori (li vogliamo io e la Fede).
La zona degli orti è riserva naturale e quindi gli orti sono strictly organic, biologici insomma. Questo garantisce la sicurezza dei prodotti ma ci impedisce di usare qualche mitico fertilizzante o leggero pesticida che probabilmente ci avrebbe semplificato la vita...va beh, ci accontentiamo del letame di cavallo che possiamo usare in quantità e cercheremo di copiare i vicini. L'orto: dopo
Alcuni orti sono veramente molto belli e lussureggianti, ma ci hanno subito rivelato che sono quelli curati da qualche genitore che sembra essersi trasferito qui in pianta stabile...

Come direbbe Cicerone:
si apud bibliothecam hortulum habes, nihil deerit

(per quanto non credo che Cicero abbia mai zappato il suo hortulum).

6 commenti:

  1. Anonimo23:46

    sono curioso di vedere il primo pomodoro, magari qualche foglia di basilico, due fogliette di origano... perchè non pensare di coltivare anche le mozzarelle :-)

    Ciau!
    B.

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  2. Anonimo04:41

    itu mora catare radichio, vedere anarote, far spaciocheti nel pantanaro?

    Lolli-Giova

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  3. Anonimo05:03

    Sono interessato all'accenno ai genitori trasferitisi per curare l'orto. Attendo bozza del contratto di assunzione che proponete per rifletterci.
    M.

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  4. Anonimo06:53

    beh...il nostro misero orticello cittadino nulla ha a che vedere con il vostro!! Ottimo lavoro. Io sono curiosa di vedere i peperoni.
    Complimenti a Federica che mi sembra....next to deliver!

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  5. Anonimo04:07

    Pesticida leggero e naturale? Una miscela di ortiche macerate in acqua...se volete vi cerco le dosi!
    ciao Nat

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  6. Anonimo05:43

    Se invece del pesticida preferite la tavola, con le stesse ortiche potreste mettere insieme un risottino "da nar zo da le careghe"!

    B.

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