Per ingannare l'ultimo giorno (non si può volare il giorno successivo ad un'immersione), abbiamo fatto un giro nella rain forest che circonda Cairns.
La guida era un omone decisamente esperto dei luoghi, fauna e flora, e con indiscutibile parlantina. Oltre a lui, stipati su una efficiente ma poco comoda jeep, c'eravamo noi 3, una coppia di inglesi di Southampton in luna di miele e un texano.
Abbiamo fatto un gran giro: lasciato Cairns verso le 9 e siamo rientrati all'albergo alle 6. Abbiamo fatto sosta in vari punti della foresta: è sostanzialmente una foresta tropicale—qui tra gennaio e maggio piove una gran quantità d'acqua—e la natura qui è rigogliosa come in poche altre parti al mondo. Una cosa sorprendente è che il limite tra la foresta e i bushes (zona con vegetazione secca, piuttosto arida) è molto netto e repentino: letteralmente, si supera un tornante e si passa dall'una all'altra regione.
Avevamo letto che l'Australia è un paese pericoloso: la foresta è senz'altro uno dei posti che maggiormente contribuiscono a questa fama.
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come narcotico. Ovviamente, se ingerito in quantità eccessive il succo
frigge il cervello.
Una terza piantina, di cui non ricordo il nome, è del tutto innocua esternamente, ma il suo succo può paralizzare le vie respiratorie. Ovviamente, non è necessario berne copiosamente per ottenere questo effetto: basta invece, per esempio, portare a contatto delle labbra un dito su cui si è poggiata
una goccia del pericoloso succo.
Il meglio (ma niente foto: per fortuna non lo abbiamo visto) è il cassowary, una specie di uccello preistorico sopravvissuto all'estinzione le cui dita sono razor-sharp e che, se incontrato, in un caso su due si allontana, nell'altro caso (quello sfigato) attacca a testa bassa. In questo caso, usa le zampe come spade e colpisce all'altezza della pancia, strappando le viscere al malcapitato di passaggio.
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Davide ed io abbiamo anche fatto il bagno in un lago di origine vulcanica. L'acqua era freddina, ma, ci è stato garantito, non ospitava coccodrilli. Fatto sta che, per il fresco o il pensiero dei rettiloni, il bagno è stato decisamente breve!
Abbiamo anche visto dei canguri selvatici: quando si accorgono della presenza della jeep rimangono immobili (e sono piuttosto difficili da individuare nella vegetazione) e poi tipicamente fuggono via con dei veloci salti.
Per finire in bellezza, usciti dalla foresta e rientrati nella civiltà il buon guidatore ha pensato bene di allietarci con una serie di storie dell'orrore australiane, tutte rigorosamente vere, tipo l'escursionista inglese che si perde nella foresta e sopravvive per 4 giorni; i 3 tipi rapiti da un pazzo nell'outback (la zona desertica interna) di cui solo uno sopravvive; gli attachi con lance degli aborigeni; e variazioni sul tema.
Aiutoooo!
Esagerazioni a parte, il tour, organizzato da Wilderness Eco Safaris è stato davvero interessante: consigliato a chiunque passi per Cairns!
pensa se la piantina rampicante si attacca a qualcos'altro....e comunque si dice antidolorifici....ma l'italiano lo sai ancora o no???
RispondiEliminaCiao :)
RispondiEliminaMi sono persa un po' di cose ... da Santa Barbara all'australia? non ho capito se è andato solo Marco .. oppure entrambi.
Francesca ... le foto del tuo orto? :)
ciao ciao
Maè
mae: sì, in australia per una conferenza. Io da solo.
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