Quando sono saliti dale scale è sembrato da un lato strano, dall'altro la cosa più normale del mondo. Quando abbiamo preso in braccio Madda non mi pareva vero che l'avessi conosciuta solo nella pancia della mamma. E poi che dire di Nico, quell'ammasso di riccioloni biondi che abbiamo visto tutti i giorni per 2 anni, e che ora ne ha 3, che non voleva imparare il mio nome ma ripeteva a ripetizione quello di Marco e invece questa volta e` entrato a casa nostra versione "bambino grande" mostrandoci la sua felpa e chiedendoci, in perfetto accento piemontese, se ci piaceva. E di mezzo c'era anche la mia di pancia come novita` che finalmente ha sentito la voce di Fede, la mia doula ideale se non abitassimo cosi` lontani.
La distanza e il tempo non hanno cambiato nulla, si e` ripreso da dove si era lasciato a chiacchierare di tuttto, lavoro, Italia - estero, cibo, viaggi, bimbi e progetti e ridere di ricordi e battute e fare discorsi seri due minuti dopo.
Complice i bimbi malaticci abbiamo dovuto saltare la neve e lo sci e per certi versi non abbiamo fatto tutto quello che avevamo preventivato di fare insieme. Anche l'ultimo dell'anno insieme e` saltato ed e` rimasto un pochettino di amaro in bocca che questo pomeriggio ho cercato di cacciare via pensando a che dono bello siano amici cosi`. A come la vita ci fa incontrare le persone giuste al momento giusto.
Questa immersione di bimbi ci fa essere pieni di ammirazione per chi questo "lavoro" lo fa gia` e che sollievo quando Abe, alla mia domanda: "ce la faremo?" risponde: "si fa, si fa, ed e` pure bello"!!!
1 anno fa