09 settembre 2006

Hair Stylist

Per chi si trasferisce all’estero per viverci un periodo lungo, ci sono un sacco di “prime volte”. La prima volta che si fa shopping, la prima volta che si ordina un caffe`, la prima volta che si va dal medico ecc…
Dopo quasi un anno (tra avanti e indietro) di vita qui, avevo affrontato quasi tutto tranne: la prima volta dal parrucchiere. A questo punto alla parte maschile dei miei lettori sfuggirà la peculiartita` della situazione, ma conto invece in una massiccia solidarietà femminile.
Il salone lo avevo identificato da un po’ e spesso mi ci aggiravo intorno, con aria fintamente svagata, per tentare di cogliere come funzionasse la cosa qui in California.
Ieri, dopo aver osservato le punte sfinite dei miei capelli, ho rotto gli indugi, sono saltata in macchina e ho varcato quella soglia.
Tutto è stato abbastanza facile. La simaptica receptionist mi ha indirizzato verso la mia hair dresser, Liv, una giunonica ragazzona dall’espressione rassicurante. Liv ha capito in fretta che con me non avrebbe fatto troppe chiacchiere e dopo un rilassante lavaggio mi ha condotta davanti allo specchio. Qui ho pronunciato la fatidica frase “Just a trim, please”(solo una spuntatina) che mi ero fatta suggerire precedentemente. Tutto a posto. Dopo quaranti minuti e una qualche battuta scambiata su quanto a Liv piacerebbe visitare l’Italia ma costa troppo, mi sono avviata soddisfatta alla cassa. Liv mi ha salutata e mi ha stretto la mano. A questo punto la receptionist mi ha detto: “Sono 35 dollari”. Io le ho allungato la carta di credito, lei mi ha chiesto “faccio 35 sulla carta?”Sì, ho risposto sicura (pensando tra me e me che strana domanda), poi mi ha chiesto la carta d’identità (come qui fanno spesso quando usi la carta di credito) e mi ha ripetuto: “Faccio 35 sulla carta?” e io di nuovo ho rispondo tranquilla e sicura: sì!!!
Poi sono uscita.
Guidando verso casa ho ripensato a quella domanda e un dubbio mi ha assalita: non è che qui bisogna (si usa, è semi-obbligatorio) lasciare la mancia anche alle parrucchiere?
“Chiaramente sì!”, mi hanno risposto quelli a cui ho chiesto consiglio, “ma non c’è problema” hanno aggiunto “basta che non ti fai piu` vedere!”
No way! Avevo appena trovato la mia parrucchiera e già la perdevo?!
Questa mattina sono tornata armata di: sorriso smagliante e mancia supergenerosa. Tutte hanno commentato “Ooooh, you are so sweet”. E così mi sono conquistata, oltre a Liv, l’intero salone!

4 commenti:

  1. Anonimo03:20

    Plauso incondizionato all'intero post: per la strategia di avvistamento, per essersi previamente premuniti del termime giusto (trim) e per il ritorno con generosa mancia, che di sicuro ha evitato la fase macchinetta per la prossima volta (tipo Soldato Jane, capito?)

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  2. Bellissimo post :)

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  3. Anonimo06:26

    Concordo con "mae" e aggiungo divertente e molto furba, brava!!!

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  4. Anonimo11:14

    ...e se fosse sempre la prima volta?
    in nome della solidarietà femminile riporto volentieri un aneddoto riguardante un semplice "just a trim, please"...mi aggiravo nei pressi di un salone -a caso- di parrucchieri nella Grande Mela (tn!) pensando a come avrei potuto rinnovare il mio look e soprattutto a come comunicare la cosa in un linguaggio decentemente umano oltre che gesticolato al parrucchiere...varcata la soglia: addio indugi!eccomi davanti allo specchio con l'espressione paralizzata di chi sta per perdere due dita di una mano..dopo un breve scambio di raccomandazioni e gesti tra paziente e dottore, inizia la delicata operazione: brandelli di riccioli cadono inermi sul pavimento maledicendomi per aver decretato la loro fine...imprecazioni e sguardi supplichevoli pongono fine all'ultima sforbiciata, seguita da una serie di contestazioni come "Antonio, lo sapevo che avresti fatto di testa tua anche stavolta!"...In seguito al risveglio dal trauma la riabilitazione fu molto lunga e impegnativa e dopo un periodo di coesistenza con il nuovo taglio finì anche per piacermi...
    tutto ciò per dimostare che:
    a)mai fidarsi di un fratello parrucchiere
    b)caschi e ricaschi negli stessi errori come se fosse sempre la prima volta!

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