Per scappare da quella confusione, da attribuirsi in particolare ai genitori (chiaramente più agitati dei figli) ho deciso di rifugiarmi (cosa americanissima) in un vicino mall (centro commerciale).
Sfatiamo il luogo comune che i centri commerciali americani siano brutti e squallidi: non è vero. Sono la riproduzione di pseudo-piazzette circondate da negozi.
In questo mall in particolare c'è Border, una grandissima libreria dove mi posso dedicare ad uno dei miei passatempi preferiti: leggere tutte le riviste scandalistiche (che curiosamente hanno gli stessi titoli delle nostre: "People", "Who", "Today" ecc...) comodamente sdravaccata su una poltrona in pelle.
Per questo amo le librerie americane, ci puoi passare tutta la giornata, seduto per terra o su una delle mille poltrone e puoi leggere tutti i libri che vuoi senza che nessuna commessa ti ronzi attorno squadrandoti per capire le tue intenzioni e prossimi movimenti.
Esaurita la mia dose vitale di gossip, guidando verso casa, mi sono fermata un momento in spiaggia dove sono stata di nuovo compulsivamente forzata a fare delle foto.



PS:Non ditelo a Marco, ma ho ripreso pieno controllo di Netflix...ora il dr.Mabuse giace al 22 posto!!!
Ma c'è qualcuno che le compra poi le riviste ... o le librerie vengono utilizzate come biblioteche? :)
RispondiEliminaComplimenti per le foto sono bellissime ... non so se l'oceano possa diventare un paesaggio quotidiano :)
Se vivrai abbastanza a lungo a SB, lo diventerà. Se possono diventarlo il Colosseo, il Circo Massimo, i Fori ecc., credo che possa diventarlo qualsiasi cosa. E lo dico con una punta di tristezza, da 'assuefatta' a un certo tipo di paesaggio del quale percepisco sempre la straordinarietà, ma al quale sono ovviamente abituata.
RispondiEliminaCredo sia un po' diverso il mare dai monumenti, il mare è vivo ... trasmette emozioni, il profumo .. i suoni, non credo che possa diventare scontato.
RispondiEliminaCerto che anche essere abituati al Colosseo non è cosa da poco :))