01 febbraio 2006

Futuro

Miei affezionati lettori (perdonate l'incipit ma è l'influenza del libro che sto leggendo sull'editoria negli anni '30), sto maturando un po' alla volta la consapevolezza che, in un certo qual senso e per alcuni tipi di questione, "tutto il mondo è paese".

Come tutti sapete sto sfruttanto questo primo periodo in terra americana, oltre che per rinfrescare la lingua anche per capire che spazi si potrebbero aprire per me da settembre prossimo, quando la cosa diventa, almeno nella mia percezione, un po' più definitiva. Quindi mi aggiro con le orecchie a Radar pronta a carpire, soprattutto dai connazionali, cosa fanno, come hanno fatto a fare quello che fanno, come si trovano ecc...

Cosa ne sto ricavando? (a parte quache momento di sconforto...):
  • quasi da nessuna parte ti prendono se non hai un permesso di lavoro, soprattutto dopo le nuove leggi sull'immigrazione. Forse si riesce però a lavorare nei ristoranti (in quelli italiani da ricchi, per esempio - e ce ne sono quattro o cinque - vivi con le sole mance, e uno di questi Pane e Vino a Montecito è frequentato talvolta da Michael Douglas)wow;

  • tutti i lavori in America, almeno che tu non sia nell'education (come studente o professore o maestro ecc...) hanno pochissime ferie. Sembra stupido che io vi riporti questo particolare ma tutti gli italiani mi hanno fatto notare che poter tornare a casa una sola volta all'anno per meno di dieci giorni non è il massimo...e io concordo pienamente;

  • la soluzione lavorativa migliore è trovare da insegnare italiano. E qui comincia la storia che tutto il mondo è paese perché per essere inserita nelle classi di italiano quello che conta sembra essere il networking, ovvero una rete di conscenze e contatti che ci si fa cominciando a frequentare i club degli italiani qui, i cinefoum italiani, andando a fare la volontaria dove ci sono gli organizzatori di questi corsi ecc... e che poi dovrebbe portare, se gli sei piaciuta, se sei stata disponibile e simpatica ad avere l'agognata classe


Amici, non so se sono pronta a tutto questo.

Sto sempre più vagliando l'opzione "mi butto nella cultura" e quindi provare ad iscrivermi ad un master in Global Studies all'università, vincere una cospicua borsa di studio, e impiegare così le mie energie!!!!
L'unico neo di questo percorso è che le iscrizioni aprono a ottobre prossimo per il master che comincia a settembre dopo ancora (hanno procedimenti di selezione un po' lunghi!!!).
Va beh, vi terrò informati sulle mie decisioni. Intanto lunedì comincio il corso intensivo d'inglese!!! Non vedo l'ora!

2 commenti:

  1. Anonimo12:16

    Un passo alla volta......
    Il primo inizia fra qualche giorno!

    RispondiElimina
  2. Anonimo09:47

    Io ti consiglierei un simpatico corso di ricostruzione delle unghie: con tutti i nails shop che ci sono lì, il lavoro è assicurato.....!

    RispondiElimina